Il magistrato Catello Maresca ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Napoli nel corso di un incontro con i rappresentanti del Partito Liberale Europeo di Napoli.
Catello Maresca si candida a sindaco di Napoli
Lo rende noto Il Ple in un comunicato. Maresca ha ottenuto questa mattina il via libera dal Csm alla richiesta di aspettativa dalle sue funzioni nella magistratura. Non si conoscono ancora dettagli su liste e simboli: la candidatura di Maresca avra’ probabilmente una forte connotazione civica all’interno dello schieramento di centrodestra. “Valuterò con ancor più serenità e passione le modalità dell’impegno civico futuro per Napoli”. Sono le prima parole del pm Catello Maresca, dopo il via libera alla richiesta di aspettativa arrivata poco fa dal Plenum del Csm. “La deliberazione dei componenti del Csm, che ringrazio per la serenità di giudizio, mi consente – aggiunge Maresca – di continuare la campagna di ascolto di una città sofferente che chiede a tutti noi impegno, un grande autentico e profondo impegno civico, per risolvere problemi antichi e nuove emergenze. Napoli chiede aiuto ed io intendo impegnarmi, forte anche della spinta di associazioni, uomini e donne che hanno uguale passione e amore per la nostra città. Desidero solo precisare – incalza Maresca – a chi legittimamente ha inteso esprimere critiche in queste settimane (e anche a chi quotidianamente dispensa ipocrisia) che ho potuto richiedere l’aspettativa solo dopo l’8 maggio e l’ho fatto con serietà, onestà e rispetto non solo formale della legge e della mia istituzione”.
Oggi il leader della Lega Salvini ha detto di essere “strafelice” della disponibilita’ del pm anticamorra. A commentare in modo positivo la candidatura di Maresca anche Severino Nappi, consigliere regionale e responsabile della Lega Nord a Napoli: “E’ un’ottima notizia la disponibilita’ di Catello Maresca, sposa un progetto che con Salvini la Lega immagina per Napoli, allargare con la societa’ civile una proposta di governo che scuota dall’immobilismo della citta’, ferma da trent’anni di malgoverno delle sinistre”.