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Razzo cinese in caduta sulle regioni del Sud-Italia, la Protezione Civile: “Restate in casa e lontani dalle finestre”

Il pericolo che i frammenti del razzo cinese finiscano sul Sud Italia è diventato concreto. Il Lunga Marcia 5B, lanciato dall’isola di Hainan per portare in orbita il primo elemento della stazione spaziale Tiangong, è andato fuori controllo subito dopo il lancio. Adesso il rischio è che la caduta potrebbe avvenire in un’area molto vasta, in cui rientra l’Italia centro-meridionale.

Razzo cinese rischia di cadere nel sud-Italia

Le regioni interessate dal rischio sono Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Intanto è già ben visibile nei cieli di Roma a occhio nudo ed e’ stato fotografato il suo secondo stadio. A catturarne le immagini, all’alba di sabato 8 maggio, e’ stato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “L’osservazione era possibile agilmente ad occhio nudo”, dice Masi, e “l’oggetto appariva chiaramente lampeggiante, a causa della sua rotazione su se’ stesso: per questo la traccia registrata nella fotografia mostra una fitta serie di tratti luminosi”.

Il comunicato della Protezione Civile

Il rientro nell’atmosfera del razzo dovrebbe avvenire domenica 9 maggio intorno alle 4.52, ma cè un margine di incertezza di sei ore. La Protezione Civile ha lanciato l’allarme, invitando i cittadini a restere nelle loro case: “Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti”, si legge in un comunicato. L’invito è: “di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone”.

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