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Omicidio Mario Cerciello Rega, la sentenza: Elder e Natale condannati all’ergastolo

La Prima Corte D’Assise ha condannato Finnegan Lee Elder e Christian Natale Hjorth all’ergastolo per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri ucciso a coltellate la notte del 26 luglio 2019 nel quartiere Prati a Roma. I giudici hanno letto il dispositivo della sentenza dopo essersi riuniti per tredici ore in Camera di Consiglio. Il processo ai due ragazzi americani è iniziato il 26 febbraio del 2020.

La dinamica dell’omicidio di Mario Cerciello Rega

Il vicebrigadiere di Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, sposato con Rosa Maria Esilio, si era trasferito a Roma, dove prestava servizio alla stazione dei carabinieri di Piazza Farnese.

Quella sera era Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale in borghese incontravano i due americani per farsi riconsegnare lo zaino in via Pietro Cossa vicino all’hotel Meridien dove Elder e Hjorth alloggiavano, conteneva droga a acquistata poco prima. I due carabinieri, come emerso in sede d’indagine senza l’arma d’ordinanza, hanno raggiunto il luogo indicato nello scambio, si sono avvicinati e qualificati ai due ragazzi con felpa e cappuccio, secondo la versione di Varriale, mentre Elder e Natale hanno dichiarato di non averglielo sentito dire. Poi è iniziato il conflitto, Elder ha estratto un coltello da marines e ha colpito con undici fendenti Mario, mentre Varriale era impegnato con Hjorth. I due si sono dati alla fuga mentre il vicebrigadiere, soccorso dal collega, è morto dissanguato dopo la corsa in ambulanza all’ospedale Santo Spirito.

 

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