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“Non parlava, era al buio in cella e non voleva uscire. Voleva la morte”, la testimonianza di chi ha incontrato Cutolo in carcere

“Quando con Sergio D’Elia pubblicammo Tortura Democratica, diario delle visite di tutti i detenuti in 41bis, telefonò al Partito la moglie di Raffaele Cutolo per conoscere i motivi per i quali non lo avevamo visitato. Apprendemmo che era detenuto a Belluno, ma nessuno dei detenuti incontrati ci aveva parlato di una sezione 41bis in quella città.
Partimmo subito per Belluno: lo avevano trasferito nella notte. Viveva da solo in una intera sezione, faceva l’ora d’aria in un cortile dove, al primo piano, c’era la sezione dei collaboratori.

Infine, lo trovammo nel carcere di Novara. Alcuni anni dopo mi chiamano dal carcere di Terni, Cutolo da mesi non usciva più dalla cella e aveva messo i fogli di giornale alle finestre. Aveva la pelle bianchissima, aveva perso i capelli e voleva morire. Parlammo, poi staccò i fogli dalle finestre e riprese a “vivere”. Oggi è morto, domani leggeremo che si è portato nella tomba alcuni segreti, che in realtà sono segreti di Stato”.

Lo ha scritto il Segretario del Partito Radicale Maurizio Turco che ha reso pubblica la sua testimonianza dell’incontro con Raffaele Cutolo. Il Partito Radicale da sempre si batte per una giustizia giusta.

Il post su Facebook –

#RaffaeleCutolo

Quando con Sergio D’Elia pubblicammo #TorturaDemocratica, diario delle visite di tutti i detenuti in…

Pubblicato da Maurizio Turco su Mercoledì 17 febbraio 2021

Ha scritto, invece, Damiano Aliprandi su Il Dubbio – riportando le parole della moglie di Cutolo Immacolata Iacona: “Ho incontrato mio marito in carcere a Parma un mese fa, era previsto un colloquio normale attraverso il vetro, ma mi sono ritrovata davanti una persona 90enne con una bottiglia in mano, non parlava, non dava segni, è stato bruttissimo vederlo in quelle condizioni. Mia figlia non si è sentita bene, non ha voluto restare più di tanto, e siamo andati via perché era inutile parlare con una persona che non alzava gli occhi, non riusciva a portare la bottiglia alla bocca, una persona che non rispondeva quando lo chiamavamo”.

"Non parlava, era al buio in cella e non voleva uscire. Voleva la morte", la testimonianza di chi ha incontrato Cutolo in carcere