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Napoli, invita amici per cena a casa: si ritrova 10 carabinieri fuori la porta

"Stavamo ascoltando musica da Youtube e avevamo appena finito di mangiare. Tra l’altro erano da poco passate le 22 ed il coprifuoco scatta dalle 23"

Lei è all’ingresso di casa mia, le sto chiedendo se ha un motivo valido per entrare senza un regolare mandato”. Queste sono le parole pronunciate dell’avvocato napoletano Andrea Cotumaccio domenica primo novembre, quando si è ritrovato all’esterno della sua abitazione – sita al primo piano di una palazzina nei pressi di piazza Vittoria – una decina di carabinieri.

Alle 22.15 i militari hanno bussato alla sua porta e gli hanno intimato di fornire i documenti di tutte le persone presenti in casa. Una sorta di ‘blitz’ a tutti gli effetti, dunque, con tre automobili delle forze dell’ordine che sfrecciano in controsenso nella traversa di Piazza Vittoria per raggiungere l’abitazione di Cotumaccio.

L’intervento dei carabinieri è avvenuto probabilmente a seguito di una segnalazione del vicinato. Il presunto ‘reato’ dell’avvocato campano sarebbe quello di aver invitato a cena sei amici, ordinato pizze e panini grazie al servizio delivery (regolarmente attivo) ed ascoltato della musica su YouTube.

Napoli, invita amici per cena a casa: si ritrova 10 carabinieri fuori la porta

La notizia è stata riportata da Il Riformista. Contattato da VocediNapoli.it, l’avvocato napoletano ha dichiarato: “Eravamo in sette stavamo ascoltando musica da Youtube ed avevamo appena finito di mangiare. Tra l’altro erano da poco passate le 22 ed il coprifuoco scatta dalle 23. Dopo aver fornito loro tutti e sette i documenti, sono scesi ed hanno fatto controlli al terminale per una ventina di minuti. Nel frattempo sono rimasti all’esterno della porta di casa mia due carabinieri”.

Il mio gesto non voleva essere un’inutile provocazione al lavoro delle forze dell’Ordine – ha affermato il legale – che avranno di certo comportamenti più riprovevoli da perseguire. Piuttosto ero e sono certo di potermi muovere nei limiti consentiti dalla legge ed in assoluta sicurezza. La legge ci conferisce dei doveri e dei diritti. È inaccettabile che i limiti imposti dall’autorità vengano non solo anticipati ma addirittura ‘ricercati’, dando così spazio a delle evidenti limitazioni di libertà personali che sono inaccettabili, lo dico da semplice cittadino prima ancora che da avvocato“.