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Flavio Briatore, è polemica sulla sua catena di pizzerie: la margherita costa 25 euro

Sembra ormai un lontano ricordo il polverone alzato nel 2018 sulla “rivisitazione della pizza napoletana” attuata dallo chef Carlo Cracco, all’interno del suo locale milanese: una margherita dall’eccessivo costo di 16 euro.

Questa volta, nell’occhio del ciclone degli “amanti e conservatori della pizza partenopea” è finito Flavio Briatore, e la sua ultima sfida imprenditoriale: “Crazy Pizza“.

La neonata catena di ristorazione, targata Briatore, ha aperto diverse sedi tra Londra, Monte Carlo e Porto Cervo, suscitando non poche polemiche sia per il prezzo delle singole pizze, sia per l’aspetto che per il sapore delle stesse.

Una classica pizza Margherita, nata come un piatto unico “povero“, accessibile a tutti, e che a Napoli non paghereste più 6 euro, nel locale di Porto Cervo di “Crazy Pizza viene venduta all’esorbitante prezzo di 25 euro.

Nella sede di Londra si scende alle 13.50 sterline (circa 15,50 euro), per arrivare ai 15 euro del locale di Monte Carlo. Il prezzo aumenta se si opta per le più elaborate “Crazy Pizza” che conferiscono il nome alla catena, sulle quali si possono trovare degli ingredienti pregiati, come il prosciutto Pata Negra.

Sui social network è stato definito un vero proprio “attentato alla vera pizza napoletana“. Molti utenti hanno severamente criticato le fotografie nelle quali viene mostrata la pizza Margherita che è possibile assaggiare da “Crazy Pizza”, al loro parere troppo sottile e “biscottata“.

Vergognatevi, chiamatela in un altro modo, ma non pizza” incalza una cliente insoddisfatta che recensisce la sua esperienza, al ristorante di Porto Cervo, via social.

Dunque, questo esperimento imprenditoriale di Briatore sembra essersi rivelato un brutto scivolone, almeno per quanti conoscono ed amano profondamente la nobile tradizione culinaria italiana e partenopea.