Medici, dirigenti e personale sanitario potranno parlare con la stampa e sui social network solo se autorizzati dall’Unità di Crisi della Regione Campania. Sarebbe questa la nota riportata in un articolo su Repubblica Napoli del collega Giuseppe De Bello.
In una nota protocollata dalla Regione su “Gestione delle informazioni e rapporti con i media” si leggerebbe che tutti gli organi aziendali sanitari prima di rilasciare notizie o fornire informazioni agli organi di stampa, sistemi radiotelevisivi e social media, dovranno richiedere un’autorizzazione all’Unità di Crisi.
Questo il testo riportato dal sopracitato giornale: “Si segnala che la scrivente Unità di crisi, in raccordo con la presidenza della Regione, è l’unico organismo abilitato a fornire indicazioni e riscontri agli organi di stampa e a quelli radiotelevisivi e ai social media. È pertanto inibito a tutti gli organi aziendali rilasciare informazioni e interviste o intrattenere collaborazioni con i predetti organi senza espressa autorizzazione di questa unità di crisi”. Il documento ha la firma del dirigente Ugo Trama, del direttore generale Tutela salute Antonio Postiglione e del coordinatore Italo Giulivo. Sconcerto tra il personale medico che non avrebbe visto di buon occhio quest’ultima indicazione di De Luca, vista come una norma restrittiva.
Comunicato stampa della Regione Campania
Intanto la Regione Campania in un comunicato stampa, in cui smentisce la crisi dei posti letto negli ospedali Covid-19 e fa il punto sulla situazione, chiarisce che per una corretta informazione a partire da domani sarà disponibile un referente dell’Unità di Crisi per fornire le informazioni richieste. “Per evitare la diffusione di notizie distorte e spesso non rispondenti alla realtà, l’Unità di Crisi a partire da domani, è a disposizione con un proprio referente per fornire tutte le informazioni richieste”.
Per leggere il comunicato integrale, clicca qui.

