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Intervista a Franco Porzio: “Non abbandoniamo gli impianti e apriamoli ai giovani”

Lo stato di salute dello sport in Campana dalle Universiadi al Covid. Giovani e strutture, soluzioni e proposte di un campione olimpico oggi manager

Campione olimpico e del mondo con la nazionale, d’Italia e d’Europa con l’indimenticabile Posillipo. Franco Porzio è stato un grande atleta della pallanuoto napoletana e non solo. Ha fatto parte del dream team posillipino e del Settebello – probabilmente – più forte di sempre. Oggi è manager e Presidente della società sportiva da lui fondata l’Acquachiara (nome dedicato alla figlia). L’abbiamo intervistato per VocediNapoli.it.

Com’è lo stato di salute dello sport in Campania nel post Covid?

I mesi di stop e chiusura hanno sicuramente complicato tutto. Un grande problema sia per i club che per gli atleti. Ma la priorità, in questa fase, resta la salute di tutti. Quindi aspettiamo di ripartire con calma ed entusiasmo.

Secondo lei le istituzioni, così come per la scuola, hanno improvvisato o agito bene?

Sono situazioni difficili e straordinarie. Spesso bisogna agire con tempestività. Di conseguenza è possibile che in certe situazione siano stati commessi degli errori. Ma credo, tutto sommato, che in generale l’emergenza sia stata gestita bene.

È stato già perso lo slancio dato dalle Universiadi?

Resta tutto ciò che di buono ha lasciato l’organizzazione di un evento che ha dato grande risalto a Napoli, la Campania e le realtà sportive territoriali. Ora è necessario ritrovare quella normalità che non faccia perdere questi aspetti positivi.

L’importante evento delle Universiadi ha risolto il problema legato alle strutture sportive?

In parte gli interventi fatti in occasione delle Universiadi hanno sicuramente permesso di riqualificare strutture prima abbandonate. Ma adesso è fondamentale pensare alla fase successiva: quella di gestione e manutenzione senza le quali rischiamo di riportare tutto di nuovo nel degrado.

Se dovesse offrire delle soluzioni alle istituzioni per promuovere lo sport, cosa consiglierebbe?

Dobbiamo coinvolgere sempre di più i giovani e le loro famiglie. Apriamo gli impianti, rendiamoli protagonisti. Mettiamo al centro dello sport i quartieri più difficili e cerchiamo di togliere dalla strada quanti più ragazzi è possibile.

Cosa sta succedendo ad alcuni circoli simboli della città ed oggi in crisi?

I circoli rappresentano la storia e la tradizione di Napoli. Tuttavia, è evidente, che qualcosa si è rotto. Per arginare e superare questa crisi è necessario puntare ad un cambiamento, sia da un punto di vista economico-commerciale che da quello gestionale-culturale.

Cosa c’è nel futuro di Franco Porzio e dell’Acquachiara?

Il mio scopo è sempre quello di dare una mano al mondo sportivo campano e napoletano. Le istituzioni, con le quali c’è sinergia, lo sanno. Il metodo è il solito, quello di valorizzare la crescita e l’educazione dei giovani. Sono loro il nostro futuro.

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