Sulla morte di Viviana Parisi e la scomparsa del piccolo Gioele è stata avviata un’inchiesta per omicidio e sequestro di persona. Un tecnicismo che consente di avere maggiore margini di manovra nelle indagini. Tant’è che al momento non ci sono indagati, perché il fascicolo è a carico di ignoti. Per la Procura di Patti, infatti, tutte le piste sono aperte e non ci sono al momento ipotesi privilegiate.
Intanto Patti ha lanciato una appello rivolto a: “Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli“. Le sue parole hanno in particolare due destinatari cioe’ le persone che hanno riferito a gente sul posto di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail. “Hanno fatto un’opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso – ha sottolineato Cavallo – adesso parlino con noi perche’ non sappiamo chi sono. E’ strano che nonostante il clamore mediatico non si siano ancora presentati o non ci abbiano contattati. Questa testimonianza e’ importante – ha spiegato il procuratore – per chiarire una volta per tutte se Gioele era con la madre o no”. Secondo Quarto Grado la stessa telefonata parlava di una donna con un bambino, per cui se fosse vero vorrebbe dire che Viviana era con il bambino quando ha lasciato il luogo dell’incidente.
Tutte le piste sulla scomparsa di Viviana Parisi
Per la Procura di Patti, infatti, tutte le piste sono aperte e non ci sono al momento ipotesi privilegiate. Un contributo alle indagini potra’ arrivare anche dall’autopsia che sara’ eseguita nel primo pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale Papardo di Messina. Ma anche dalle testimonianze di familiari, amici, conoscenti che sono stati sentiti e saranno riascoltati dalla squadra mobile che indaga. Purtroppo le telecamere visionate al momento non hanno ripreso mamma e figlio a Sant’Agata di Militello in un posto preciso, ma si continuano ad acquisire altre registrazioni. Sulle ricerche a Caronia ambienti giudiziari ritengono “ingenerose le dichiarazioni dei familiari” su presunti ritardi o inattivita’, poiche’, sottolineano, “sono state avviate da subito, ma viste le condizioni del terreno, la boscaglia fitta e la presenza di animali e’ stata complicata l’ispezione anche se avvenuta con i droni o con i cani”. Secondo i soccorritori il terreno e’ stato diviso in zone quindi solo casualita’ non e’ stata trovata subito.

