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Viviana trovata morta dopo l’incidente, la cognata: “Non avrebbe mai abbandonato il bambino”

Proseguono senza sosta in Sicilia le ricerche di Gioele, il bimbo di 4 anni sparito insieme alla madre, Viviana Parisi, una settimana fa a Caronia, in provincia di Messina. Sabato è stato individuato il corpo senza vita della donna, a poca distanza da dove era stata ritrovata la sua auto. Oltre 500 gli ettari di territorio ispezionati, partendo da quel tratto d’autostrada A20 Messina-Palermo dove Viviana Parisi e il figlio sarebbero stati visti l’ultima volta da alcuni automobilisti.

Ricerche del piccolo Gioele

Parallelamente alle ricerche proseguono anche gli interrogatori da parte degli investigatori di Patti che al momento non escludono nessuna ipotesi. Sono stati sentiti familiari, conoscenti, testimoni, compresi gli operai che si occupano di manutenzione autostradale il cui furgone è stato tamponato dall’auto della donna prima della scomparsa.

Gli inquirenti non escludono che Viviana Parisi possa avere ucciso il figlio e successivamente si sia suicidata lanciandosi da un traliccio; ma anche che possa essere stata uccisa da qualcuno che le ha sottratto il bambino; o ancora che abbia affidato il piccolo a qualcuno, prima di togliersi la vita; o ancora che possa essere morta scivolando dalla scarpata adiacente l’autostrada, e il bambino a quel punto si sia allontanato da solo. Ipotesi a cui potrebbe dare una risposta l’autopsia sul corpo della donna.

Le parole della cognata di Viviana

Intanto a smentire categoricamente la possibilità che Viviana possa aver ucciso o abbandonato il bambino è stata la cognata che agli inquirenti ha detto: “Viviana amava Gioele, non lo avrebbe mai abbandonato, lo amava. Non credo che possa avergli fatto del male. Non lo avrebbe mai ucciso”.

Viviana trovata morta dopo l'incidente, la cognata: "Non avrebbe mai abbandonato il bambino"