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Andrea Bocelli dopo aver contratto il Covid nega la gravità: “Ho violato il lockdown”

Andrea Bocelli fa scalpore in Senato con a sua confessione sul Covid-19. Il cantante ha lasciato tutti a bocca aperta e ha fatto molto discutere. Opite del convegno ‘Covid-19 in Italia: tra informazione, scienza e diritti’ organizzato dal critico e senatore Vittorio Sgarbi e dal leghista Armando Siri, ha voluto dire la sua sul virus.

La confessione di Bocelli

Bocelli, ha personalmente sperimentato i sintomi del virus, avendolo contratto  a marzo e poi debellato. Nel suo intervento di tre minuti ha spiegato come mai non bisogna temere il Covid, negando la sua gravità “Ho accolto questo invito ma sono lontano dalla politica, faccio una piccola premessa. Quando siamo entrati in pieno lockdown ho anche cercato di immedesimarmi in chi doveva prendere decisioni così importanti in un momento così delicato. Poi ho cercato di analizzare la realtà e ho visto che le cose non erano così come ci venivano raccontate. E i primi confronti gli ho avuti in casa. Quando ho iniziato ad avere dubbi sulla gravità della pandemia e i primi ad attaccarmi sono stati i miei figli che mi hanno detto pensa alla Tosca e alla Butterflay e non al virus che non sai cosa dici. 

Non bisogna temere il virus

Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità? C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine alcune e devo confessare pubblicamente di aver in certi casi disobbedito a questo divieto volontariamente che non mi sembrava giusto e salutare. Ho una certa età e ho bisogno di sole e di vitamina D. Tutto il resto l’ho sentito dire da chi mi ha preceduto in modo più colto, però mi preme sottolineare l’aspetto della scuola e dei bambini. Ho una figlia di 8 anni, i ragazzi devono trovarsi divisi e nascosti da una mascherina. Con una celerità si è pensato di chiudere la scuola e riaprire le discoteche dove i ragazzi vanno a disperdere i loro cervelli. Faccio un appello: rifiutiamoci di seguire questa regola. Dialoghiamo, parliamo. Ho disturbato tutti e chiamato Renzi, Salvini, Berlusconi cercando di creare un fronte trasversale”

ocelli si è lamentato in particolar modo delle restrizioni e le sue parole finiscono prime in tendenza su twitter. In tanti hanno commentato le parole del cantante.