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Pizza coronavirus, il video che indigna l’Italia. Il canale francese lo rimuove e chiede scusa

Uno grandissimo scivolone quello avuto da Canal Plus, emittente francese di proprietà del re transalpino delle comunicazioni Vivendi, il quale ha pubblicato un post (poi rimosso) con una satira decisamente di cattivo gusto sulla “Pizza Coronavirus” italiana.

Il video, andato in onda durante la trasmissione satirica «Groland Le Zapoi», ambientata in una Francia immaginaria, ha suscitato numerose polemiche già dai primi istanti di pubblicazione.

Lo spot anti-italiano dell’emittente presieduta da Vincent Bolloré, mostra un pizzaiolo italiano intento ad infornare una pizza mentre starnutisce, tossisce e sputa sulla stessa prima di servirla al cliente.

Un portavoce del gruppo televisivo francese si è gia scusato pubblicamente: “Canal+ si scusa con i nostri amici italiani per la trasmissione di una breve sequenza di pessimo gusto, soprattutto nel contesto attuale, facendo un riferimento caricaturale all’Italia in un programma satirico – e continua specificando che – questa sequenza è già stata rimossa da tutte le repliche e riproduzioni del canale e Canal+ invierà oggi pomeriggio una lettera di scuse all’Ambasciatore italiano a Parigi“.

Ma le scuse, per quanto repentine ed ufficiali esse siano, basteranno a far finta che non sia mai esistita una provocazione di tale portata, mirata a pugnalare gli italiani ed il Made in Italy alle spalle, proprio nel momento di maggior difficoltà del nostro Paese?

La risposta degli organi istituzonali e pubblicitari italiani non tarda ad arrivare:

Di Maio afferma in un post sulla sua pagina Facebook: “Questa è l’anteprima di un video diffuso da una tv francese che considero di dubbio gusto e inaccettabile. Comprendo la satira e capisco tutto, ma prendersi gioco degli italiani in questo modo, con l’emergenza del coronavirus che stiamo affrontando è profondamente irrispettoso. Come ministero degli Esteri abbiamo immediatamente attivato la nostra ambasciata a Parigi. Invito gli autori del programma a venirsi a mangiare una pizza in Italia, una pizza come non l’hanno mai mangiata nella loro vita. Li invito a rispettare i nostri prodotti e il Made in Italy, eccellenze che non hanno pari nel mondo. Soprattutto in queste circostanze, come ho ripetuto più volte, i media avrebbero l’obbligo morale di fornire una informazione corretta e trasparente sulla reale dimensione del fenomeno in Italia. Purtroppo non è quello che sta accadendo e questo sta danneggiando la nostra economia e i nostri imprenditori. Questo video – che non pubblico per non contribuire alla sua diffusionemalgrado sia satirico, ne è la dimostrazione. Esigiamo rispetto. I nostri cittadini, lavoratori, imprenditori esigono e meritano rispetto sempre, soprattutto in una situazione delicata come questa”.

Non mancano le taglienti parole di Bellanova: “Il video andato in onda in Francia durante una trasmissione di Canal+ è vergognoso e raccapricciante. Davanti al momento di crisi e difficoltà che non solo il nostro Paese ma l’Europa intera sta affrontando, media e televisioni dovrebbero informare i cittadini, raccontando la verità. Basterebbe quello. Invece si sceglie di denigrare un intero Paese. Questa non è satira, è un’offesa ad un’intera nazione, è una evidente mistificazione dei fatti. È Il populismo fatto immagine. Si mandano in onda fake news per diffondere paura, dividere, creare barriere ma anche legittimare la concorrenza sleale – e continua – il coronavirus, come ribadito più volte dalle autorità europee ed internazionali, non si trasmette tramite cibo. I nostri prodotti sono sicuri, di altissima qualità, e lo certificano i controlli che effettuiamo ogni giorno, fra i più stringenti al mondo. Ho attivato i canali diplomatici per segnalare il contenuto mandato in onda e capirne genesi e portata. Nel frattempo, mi aspetto che Canal+ lo ritiri immediatamente e si scusi. Non con me, ma con i 60 milioni di cittadini italiani, lavoratori, imprenditori, produttori, che, con il loro video disgustoso, sono stati offesi“.

Vicky Gitto, presidente di Adci Art Directors Club Italiano (la principale associazione di creativi e pubblicitari italiani) esprime con giustificato sdegno: “Trovo più che altro imbarazzo per tutti i nostri bravi colleghi creativi, autori e pubblicitari transalpini che invece con professionalità e serietà conducono ogni giorno il loro lavoro“.

Stella Romagnoli, direttore generale di Iaa, in linea con quantoaffermato da Gitto, dichiara: “lo spot denota una assoluta deficienza creativa e realizzativa. Di fatto non fa ridere. O forse avrà fatto ridere qualche populista francese. Ma in genere lascia sbigottiti“.