È il Direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità
Siamo a 12 vittime e più di 300 contagi. È questo l’ultimo bilancio italiano relativo al coronavirus. Una piaga che ha colpito nello specifico il Nord-Est del Paese. In particolare le regioni più colpite sono state Lombardia e Veneto.
I decessi hanno riguardato principalmente persone anziane e affette da altre patologie. Il Ministero della Sanità e tutte le autorità scientifiche, istituzionali e competenti hanno avviato a livello nazionale e locale tutte le misure necessarie volte alla prevenzione, all’assistenza e alla cura dei pazienti.
I numeri ancora non hanno indicato uno scenario da epidemia, per questo son tanti gli appelli volti a evitare inutili allarmismi. Ma la cosa che più sta interessando i cittadini italiani è una soltanto: “Quanto durerà il coronavirus?“.
A rispondere Gianni Rezza, il Direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. Queste le sue dichiarazioni riportate da La Repubblica: “Mesi. Abbiamo un numero non piccolo di casi. Siamo arrivati alla seconda o terza generazione di contagi. Il focolaio principale è circoscritto. I nuovi casi sono quasi tutti riconducibili all’epicentro dell’epidemia nel Lodigiano e ai due focolai più piccoli in Veneto. Ci aspettiamo ancora un aumento dei casi, fino a quando le misure adottate non daranno gli effetti sperati“.