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Reddito di cittadinanza, arriva il sequestro immediato della carta Postamat

Reddito di cittadinanza, scatta il sequestro immediato della carta Postamat. I furbetti del reddito di cittadinanza le cui entrate sono taciute, come lo stipendio in nero, non hanno più scampo.

A stabilirlo è la Corte di Cassazione che ha confermato il sequestro della card a due coniugi palermitani che si erano dichiarati disoccupati mentre, a seguito di alcune indagini dei carabinieri, era emerso che il marito faceva il cuoco in nero in un bar

Negando il dissequestro, gli ‘ermellini’ rilevano che con l’introduzione del reddito di cittadinanza “il legislatore ha inteso creare un meccanismo di riequilibrio sociale il cui funzionamento presuppone necessariamente una leale cooperazione tra cittadino e amministrazione, che sia ispirata alla massima trasparenza”, e “non a caso” ha previsto “una ampia casistica di fattispecie di revoca, decadenza e sanzioni amministrative”.Inoltre, proseguono gli ermellini, è irrilevante accertare l’effettiva sussistenza delle condizioni reddituali per l’accesso alla misura del Reddito di cittadinanza, ricordiamolo sotto i 9.360 euro l’anno, in quanto la legge non ammette che sia lasciata al cittadino la scelta di cosa comunicare all’Amministrazione Finanziaria e cosa no.

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