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Salerno, Giuseppe Borrelli nominato a capo della Procura

A stabilirlo il plenum del CSM con 19 voti. La nomina annunciata in estate fu sospesa a causa del caso Palamara

Giuseppe Borrelli, attualmente procuratore aggiunto di Napoli, è il nuovo capo della Procura di Salerno. Il plenum del Csm lo ha nominato con 19 voti a favore e cinque astensioni. A luglio dello scorso anno la Commissione per gli incarichi direttivi aveva proposto la sua nomina. Poi si era deciso di congelare la decisione a seguito della pubblicazione di alcune conversazioni intercettate tra il pm romano Luca Palamara e il magistrato della Procura nazionale antimafia Cesare Sirignano, in cui i due colleghi parlavano di lui e della sua candidatura all’incarico di procuratore di Perugia.

Intercettazioni da cui non e’ emerso “nessun rilievo ostativo” alla nomina di Borrelli al vertice della procura di Salerno, sottolinea la delibera approvata oggi. Anche dall’audizione del magistrato da parte del Csmnon sono emersi elementi sulla base dei quali poter fondatamente ipotizzare eventuali forme di coinvolgimento, diretto o indiretto, del dott. Borrelli nelle note vicende riconducibili ad alcuni ex componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, nè, più in generale, è emerso che il dott. Borrelli si sia attivato per caldeggiare, in qualsiasi forma, la sua candidatura nelle procedure di conferimento degli incarichi direttivi per i quali aveva fatto domanda“.

Tra i consiglieri che si sono astenuti il togato indipendente Nino Di Matteo, non avendo condiviso le conclusioni della maggioranza sulle intercettazioni. “Da un’analisi di tutti gli elementi e’ emerso un certo attivismo da parte del dott. Borrelli nel promuovere la propria candidatura per incarichi direttivi per cui aveva fatto domanda“, ha detto Di Matteo, auspicando che “il Csm sappia, ora e in futuro, rappresentare un argine all’ulteriore consolidamento di metodi e prassi che hanno portato alla degenerazione del sistema correntizio e che partono, ormai, dalla pretesa e dall’accettazione del concetto per cui si possano condizionare dall’esterno le scelte consiliari. Sono metodi e prassi che spero riusciremo tutto insieme ad abbandonare per sempre“.

Pronta la replica del consigliere Piercamillo Davigo, relatore della proposta a favore del procuratore Borrelli: “a mio avviso dalle intercettazioni non emerge affatto un’attivitaàdi promozione ma di informazione, che non è vietata dal codice etico dell’Anm. Premesso il fatto che c’è differenza tra ciò che il codice etico prevede e ciò che e’ illecito disciplinare; abbiamo fatto tutte queste valutazioni in Commissione e abbiamo ritenuto che non ostassero alla nomina alla Procura di Salerno“.

Salerno, Giuseppe Borrelli nominato a capo della Procura