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Zona Est di Napoli, continua il dramma delle “Baby squillo”

I residenti esasperati dichiarano: "abbiamo paura di far uscire i nostri figli"

Da diverso tempo, nella zona est di Napoli, si sta consumando una tragedia sotto gli occhi increduli di residenti e passanti. Nell’area, completamente abbandonata a se stessa, sta dilagando il dramma della prostituzione minorile.

I residenti della IV municipalità di Napoli, da via Gianturco, passando per i vicoli del rione Luzzatti, arrivando a via Taddeo Sessa, sono stati i primi a lanciare l’allarme. I cittadini sono stanchi di vedere, in una zona dove è già  dilagante la prostituzione su strada, anche e soprattutto minorenni. Si tratta di ragazzini e ragazzine sui dodici, tredici anni, ed in alcuni casi anche più piccoli, che secondo alcuni, potrebbero provenire dal vicino campo rom.

I bambini che abitano il quartiere, dichiarano di aver paura di uscire in strada da soli per il pericolo di essere adescati da pedofili, come è già capitato a molti. Le testimonianze in questione, sono state riportate su rete nazionale dalle telecamere della Rai1, giunte in più di un’occasione sul posto.

L’area, in gran parte ex zona industriale ora dismessa, è solitamente molto trafficata durante le ore pomeridiane, data la vicinanza al Centro Direzionale.
Desta difatti doppiamente scalpore il fatto che la tragedia avvenga proprio a ridosso di una sede del Consiglio Regionale e del Palazzo Di Giustizia di Napoli.

Gli abitanti rivelano che,  di frequente,  assistono a scene di sesso all’aperto tra ragazzine e anziani. Racconta una testimone, in forma anonima, alle telecamere di Rai1: “Una ragazzina stava facendo sesso orale con un uomo anziano e tre ragazzini stavano facendo sesso, sempre con un uomo anziano, in una macchina grande“.

Minorenni che si vendono per poco più di 20 euro, marciapiedi spesso ricoperti da una distesa di preservativi usati in prossimità di parchi dove vivono numerose famiglie, questo è lo stato di degrado urbano e abbandono cittadino nel quale pare sia caduta questa zona della città. I residenti esasperati, com’è ovvio,  chiedono maggiore presenza delle delle forze dell’ordine ed un maggiore controllo del territorio.

Non bisogna dimenticare che nel 2012, l’ Italia ha controfirmato il” trattato di Lanzarote” per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. Il provvedimento detta alcune norme volte a modificare il codice penale, introducendo i nuovi reati di adescamento di minorenni come i casi di grooming (adescamento attraverso internet) e di turismo sessuale.

Alla luce di ciò, ai cittadini partenopei, non resta che sperare nel fatto che, lo Stato, non tardi ulteriormente ad intervenire in merito ad una questione così grave e delicata, poiché non vi è reato più atroce che rubare l’infanzia e l’innocenza ad un bambino.

Zona Est di Napoli, continua il dramma delle "Baby squillo"
Zona Est di Napoli, continua il dramma delle “Baby squillo”