Per gli iscritti al Movimento i grillini devono competere alle prossime elezioni. Il Ministro degli Esteri "sfiduciato" dal voto espresso su Rousseau?
Nessuna pausa elettorale. Il 70% degli iscritti alla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle, e che hanno votato al quesito proposto dal proprio capo Luigi Di Maio, hanno espresso la volontà di veder competere il M5S alle prossime elezioni regionali.
Le sfide elettorali sulle quali Di Maio avrebbe voluto prendersi una pausa di riflessione sono quelle che si giocheranno in Calabria ed Emilia. I grillini stanno attraversando un momento politico delicato: dalla fine all’alleanza con la Lega fino a quella già tremante con il Partito Democratico, passando per la sconfitta in Umbria di qualche settimana fa.
Ora la “ciliegina sulla torta” per quella che sta sembrando una sorta di voto di sfiducia contro il leader del Movimento Di Maio. La questione si farà interessante anche per gli appuntamenti elettorali della prossima primavera.
Tra questi vi è la sfida della Campania. Le idee chiare, per ora, ce l’ha avute solo il centrodestra con la candidatura unitaria di Stefano Caldoro lanciata da Silvio Berlusconi e in attesa dell’ufficialità (anche se la proposta del Presidente di Forza Italia avrebbe avuto già il “Si” di Matteo Salvini). Dall’altra parte ancora non è ufficiale “l’incoronazione – bis” per Vincenzo De Luca. L’attuale Governatore non è un profilo che unisce le diverse anime del Partito Democratico, già di per sé spesso divise e di questi tempi in fase di “ristrutturazione” nella regione.
Di sicuro se il Pd sceglierà un altro candidato e De Luca deciderà di correre da solo, vorrà dire che le elezioni le vinceranno Salvini, Meloni e Berlusconi. A meno che una situazione del genere non stimoli un’unione tra i Dem e il M5S, con questi ultimi che proveranno a lanciare di nuovo nella mischia la Consigliera Valeria Ciarambino.
Ma i grillini e i democratici hanno già dichiarato, dopo qualche affermazione dal significato opposto, di voler correre da soli. Una scelta influenzata dalla sconfitta umbra. Un ruolo importante sarà ricoperto anche dalle truppe renziane di Italia Viva. Tuttavia il neo partito fondato da Matteo Renzi quasi sicuramente non presenterà alcuna lista.
Al momento lo scenario sembra questo: sfida – rivincita – tra De Luca e Caldoro che daranno vita ad un testa a testa che secondo i sondaggi e gli umori dovrebbe premiare lo sfidante socialista. La Ciarambino e il M5S dovranno accontentarsi del terzo posto. Un’altra sconfitta annunciata per Di Maio.
Sullo sfondo una possibile crisi di governo se il centrodestra a trazione leghista sfonderà in Calabria ed espugnerà il “fortino rosso” dell’Emilia. A quel punto le elezioni politiche anticipate saranno un’ipotesi molto concreta.