Ritenuto responsabile di reati gravi, tra cui l'omicidio, lo stupro e il tentato sequestro di persona. Sentenza per il cuoco napoletano
È stato accusato dei reati di omicidio volontario, distruzione di cadavere, violenza sessuale e tentato sequestro di persona. Il curriculum di Raffaele Esposito, descritto dalla Procura di Modena, è costato al cuoco 34enne l’ergastolo.
La decisione dei giudici è arrivata al termine del processo svoltosi con il rito abbreviato. Esposito è stato ritenuto colpevole di aver assassinato la prostituta 31enne Nicoletta Vasilica e di averne bruciato il cadavere.
Il corpo senza vita fu ritrovato a San Donnino nel settembre del 2018. Esposito è stato ritenuto responsabile anche dello stupro di una 28enne avvenuto a Zocca, località in provincia della città emiliana. Infine, i giudici hanno stabilito che il cuoco 35enne è stato l’autore del tentato sequestro di persona di una giovane donna di Savignano sul Panaro.
IL POST SULLA PAGINA FACEBOOK DI QUARTO GRADO –
“Arrivata pochi istanti fa la condanna all’ergastolo per Raffaele Esposito, 34 anni. Per la corte l’ex cuoco di Modena ha ucciso Nicoletta, 31 anni. Il corpo della donna era stato trovato carbonizzato a San Donnino nel settembre 2018. A Esposito viene attribuito anche lo stupro di una 28enne a Zocca e il tentato sequestro in pieno giorno di una giovane donna di Savignano sul Panaro. L’uomo ha scelto il rito abbreviato“.