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Parroco napoletano aggredito dal papà della bambina: “Un agguato, l’ha speronato e poi picchiato”

Ha confermato le accuse a suo carico con una breve dichiarazione spontanea don Michele Mottola, ex parroco di Trentola Ducenta (Caserta). Lo scorso venerdì l’arresto per molestie sessuali ai danni di una bambina di 12 anni.

Mi assumo tutte le responsabilità. Sono colpevole di tutte le accuse che mi vengono contestate. È tutto vero“, ha dichiarato il prete attualmente deteneuto nel carcare di Secondigliano.  “Chiedo scusa alla famiglia della bambina. Spero riescano a perdonarmi. Ho intrapreso un percorso spirituale. Mi affido alla giustizia divina e terrena. Sono colpevole“.

Intanto arriva un ulteriore conferma dell’agguato sull’Asse Mediano ai danni del parroco avvenuto pochi giorni fa. Il familiare che si è reso responsabile dell’aggressione ai danni di Don Michele è il papà della bimba. “Non voglio fare apparire don Michele Mottola come una vittima – spiega all’Adnkronos il difensore del religioso Antimo D’Alterioma in questo momento è molto provato perché dieci giorni fa è stato aggredito dal papà della bambina, vittima degli abusi sessuali, sull’asse mediano nel territorio di Napoli. Gli è stato fatto un vero e proprio agguato. Episodio che è stato denunciato alla magistratura. E’ stato speronato con l’auto e aggredito fisicamente. Solo l’intervento di due motociclisti ha evitato il peggio. Basta guardare le foto delle auto che abbiamo conservato per capire la gravità dell’episodio”.

L’avvocato, sempre all’Adnkronos, poi continua: “Sul posto sono stati allertati vigili urbani di Napoli e don Michele è stato pure refertato in ospedale per alcune ferite riportate al volto. Ma al di là di tutto ciò ripeto lui ha ammesso sia con il vescovo che con il gip oggi questa sua debolezza e ha chiesto scusa a tutti. Se il gip non dovesse concedergli i domiciliari aspettiamo la fissazione del riesame per chiedere una pena meno afflittiva”.