Il maltempo delle ultime ore ha scatenato la natura tra Mergellina e Posillipo
Giornate di allerta meteo e scuole chiuse quelle che stanno trascorrendo durante questa settimana a Napoli. Pioggia, temporali e forti venti hanno caratterizzato la quotidianità dei napoletani. Ma oggi la natura si è davvero impegnata. Lo spettacolo andato in scena tra Mergellina e Posillipo è stato davvero affascinante e allo stesso tempo pericoloso. Ad immortalarlo alcuni passanti, diventati spettatori inermi per qualche istante. Le segnalazioni sono pervenute da alcuni utenti che sui gruppi social parlano di trombe d’aria avvistate nel golfo di Napoli.
Non è chiaro se si tratti con esattezza di una tromba d’aria o di qualche altro fenomeno connesso ai fortissimi venti che stanno facendo tremare la città. Strani fenomeni sono stati segnalati in diverse città italiane. A Napoli intanto è stata prorogata l’allerta meteo e il Comune ha disposto la chiusura della scuole.
IL COMUNICATO DELLA PROTEZIONE CIVILE –
La Protezione Civile della Regione Campania ha prorogato l’allerta di colore giallo, diramata nella giornata di ieri fino alle 22 di questa sera, fino alle 18.00 di mercoledì. Venti forti e mare agitato sono queste le criticità che acuiranno le condizioni meteo.
Si legge dal comunicato: “Venti forti dai quadranti occidentali con locali rinforzi e possibili raffiche. Mare agitato, con possibili mareggiate lungo le coste esposte“. Contestualmente è stata prorogata anche la criticità idrogeologica di colore Giallo per rischio localizzato. Tra oggi e domani sono previste precipitazioni sparse, che assumeranno anche carattere temporalesco: “Fino alle 22 di stasera su tutta la Campania, dalle 22 e fino alle 18 di domani sull’intero territorio regionale tranne le zone di allerta 2 (Alto Volturno e Matese) e 4 (Alta Irpinia e Sannio)“.
La Protezione civile, invita nuovamente a monitorare tutte le strutture esposte alle sollecitazioni dei venti e del moto ondoso. Inoltre, nei territori dove ci saranno maggiori precipitazioni sono previsti: “Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); Fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini di dimensioni limitate per effetto della saturazione dei suoli“.
