Le Iene hanno intervistato la mamma di uno dei vigli del fuoco morto nelle esplosioni della cascina ad Alessandria, Antonino. Le immagini della donna sulla bara del figlio sono straziante, come anche le sue parole.
Questa sera andrà in onda il servizio integrale, ma già da alcuni frammenti, pubblicati in esclusiva da Giulio Golia, traspare un dolore immenso e inspiegabile. “Non erano eroi, ma figli di mamma”- dice la donna “non stavano andando a salvare delle vite, forse l’avrei accettata la morte, ma venire uccisi da unpazzo che forse non verrà mai punto, questo non mi darà mai pace”. “Sei annida aspettare il concorso, io glielo dicevo, Antonino a mamma fai un altro lavoro, ma lui niente o il pompiere o niente… sarebbe stato meglio niente!”.
Nel dolore di una perdita incolmabile e la sete di una giustizia che tutti sperano si possa realizzare, la donna conclude: “Voglio vedere la faccia di questo assassino!”.
Ha confessato Giovanni Vincenti: “ Ho provocato io lo scoppio della mia cascina. Non volevo uccidere, ma solo i soldi dell’assicurazione. Ho usato 7 bombole e il timer di un albero di Natale “ . Indiziata anche la moglie. L’uomo è già in carcere.
LA TRAGEDIA HA UCCISO MARCO, MATTEO E ANTONIO
L’uomo ha rilasciato la sua confessione nella notte, dopo un lungo interrogatorio. Ha spiegato i dettagli del suo piano. “Il timer era stato settato all’1.30 ma accidentalmente c’era anche un settaggio alla mezzanotte. Questo ha portato alla prima modesta esplosione che, ahimè, ha allertato i vigili del fuoco”.
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L’esplosione doveva essere una sola ma l’errore nella programmazione del timer, collegato alle bombole del gas, ha provocato la tragedia. “Il foglietto di utilizzo del timer era sul comò in camera da letto – rivela il procuratore della repubblica di Alessandria – È stato questo elemento a indurlo alla confessione”. Vincenti, però, poteva evitare la tragedia. Lo spiega sempre. “La notte della tragedia Vincenti è stato informato da un carabiniere che il primo incendio era quasi domato – dice il magistrato -. Vincenti non ha detto che all’interno della casa c’erano altre cinque bombole che continuavano a far fuoriuscire gas. Era intorno all’1, ci sarebbe stata mezz’ora di tempo per evitare la tragedia”.
Sono stati travolti dall’esplosione avvenuta nella palazzina di Quargneto,in provincia di Alessandria. I tre Vigili del Fuoco che hanno perso la vita sono Marco Triches, 36 anni di Albenga (in provincia di Savona), Matteo Gastaldo, 47 anni (residente a Gavi), e Antonio Candido, 32 anni anche lui di Albenga. Erano impegnati all’interno della cascina quando è avvenuto il tragico crollo.
LE VITTIME. Antonio Candido, il più giovane dei tre, era orginario di Reggio Calabria e si era trasferito in Piemonte doveve viveva con la moglie, sposata lo scorso anno, e due pitbull. Marco Triches era sposato e aveva un bambino piccolo, negli scorsi anni si ersa dedicato a diverse emergenze in Italia. Matteo Gestaldo, ultima vittima estratta dalle macerie poco dopo le 8, viveva a Gavi con la sua famiglia e una bimba piccola.