Serata di assoluto degrado (per non essere in cattiva fede) quella vissuta allo stadio San Paolo di Napoli dove la formazione azzurra impatta 2-2 contro l’Atalanta ma ha tanto da recriminare per le scellerate decisioni dell’arbitro Piero Giacomelli e dei colleghi al Var. Un rigore solare, netto, cristallino non concesso a Llorente (il difensore Kjaer si disinteressa del pallone e abbatte l’attaccante spagnolo) e sul capovolgimento di fronte la squadra bergamasca trova il definitivo pareggio con Ilicic.
Proteste, richieste di revisione del Var. Nulla di tutto questo. I fischietti decidono che il contatto è regolare (pazzesco!) con Giacomelli che si scatena ad espellere l’allenatore Ancelotti e il team manager De Matteis prima di sventolare gialli ai giocatori azzurri in campo. Una vergogna che indigna il pubblico sugli spalti e i telespettatori da casa. Un svista (sempre per non essere in malafede) che fa perdere due punti preziosi alla squadra partenopea passata in vantaggio con Maksimovic. Poi il pari a fine primo tempo di Freuler prima del 2-1 siglato da Milik lanciato a rete da una giocata pazzesca di Fabian Ruiz.
Tutto inutile. Ilicic trova il 2-2 tra le polemiche e a fine gara Aurelio De Laurentiis non risparmia nessuno. Da Sky Sport ai vertici arbitrali: “Questa intoccabilità di Rizzoli e Nicchi ci dà estremamente fastidio. Se esiste il Var è inutile creare 8-9 minuti di tempo supplementare perché ci si spintona e si discute, cos’è questa cafonata di un arbitro che butta fuori un signore come Ancelotti, fossi in lui me ne andrei da questo paesaccio dove gli arbitri non sanno arbitrare come in Inghilterra. Basta!”
“Ci siamo stancati – chiosa il presidente -, siamo noi che finanziamo il calcio, senza di noi andrebbero a pelare le patate”. Poi l’attacco allo studio di Sky Sport: “La cosa divertente è che mi dicono che dobbiamo chiudere il rapporto con Sky, avete fatto tre minuti dove avete spiegato che il rigore non c’è. Qui il problema è che io non credo che Rizzoli e Nicchi svolgano al meglio il proprio lavoro, loro diranno che non sta a De Laurentiis dirlo, ma io risponderò che io come gli altri presidenti di Serie A che provvedono all’esistenza della Serie B o della Serie C, dei loro sostentamenti, hanno il diritto di essere ascoltati. Altrimenti il signor Rizzoli e Nicchi si beccheranno gli 80 milioni di italiani che sono stanchi di questa supponenza e prosopopea”.
Sul contatto ADL non ha dubbi: “A velocità normale quello è rigore tutta la vita, ma il problema è dare la soddisfazione a chi ha dato l’anima, ai tifosi, fagli vedere attraverso il Var come sono andate le cose”.