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Ha ucciso e seppellito la sorella 19enne: evade dalla casa lavoro dopo 22 anni di reclusione

L'uomo, oggi 53enne, stava finendo di scontare una pena per l'omicidio della giovane e per il tentato assassinio di uno dei suoi fratelli

Ha ucciso e seppellito la sorella di 19 anni nel 1997, forse per motivi legati all’eredità di famiglia. Alfonso D’Aponte, oggi 53enne ed ex pastore di Montoro (località irpina in provincia di Avellino), è evaso dalla casa lavoro dove stava scontando la pena.

L’occasione si è presentata grazie ad un permesso premio. Ed è sempre stato a causa di un altro permesso che D’Aponte stava scontando un’ulteriore pena, quella per il tentato omicidio di uno dei suoi fratelli.

Era il 2012 e dal carcere di Sulmona, D’Aponte fece ritorno a casa. In quel caso provò ad assassinare suo fratello dopo una violenta lite. Ai 18 anni da scontare per il delitto della sorella si aggiunsero altri 4 anni di reclusione.

Così dopo 22 anni di detenzione D’Aponte ha approfittato di quest’ultimo permesso premio per fuggire e far perdere le proprie tracce. Le forze dell’ordine stanno facendo il possibile per trovarlo.

Ha ucciso e seppellito la sorella di 19 anni, evaso dalla casa lavoro dopo 22 anni di reclusione