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Dal maialino pariolino a quello posillipino, la storia di Porcelluzza

Da Dior, il maialino dei Parioli a Roma, a Porcelluzza, la maialina nana vietnamita adottata da una famiglia napoletana. Ha tre anni e mezzo ed è un po’ in sovrappeso ma in cambio regala momenti di simpatia unici condivisi via social con un profilo Instagram interamente dedicato a lei.

A raccontare a VocediNapoli.it la storia di Porcelluzza è Anita, la giovane padrona che vive con la famiglia a Posillipo. “E’ stato un regalo di compleanno fatto da un mio amico.  Me lo ripeteva da tempo, inizialmente pensavo fosse uno scherzo, ma mai avrei immaginato di ricevere davvero un maialino”. Rispetto però alla signora dei Parioli e al suo Dior, Porcelluzza non viene portata a spasso in strada ma vive nel giardino di casa insieme a un cane e a un gatto. “Quando era più piccola ho provato a metterle l’imbracatura che però non gradiva, poi una volta è stata aggredita da due cani e non ho voluto più rischiare”.

La famiglia di Anita ha sempre amato gli animali: “Addirittura mia madre quando era piccola aveva una scimmia, all’epoca era ancora legale. Porcelluzza è molto intelligente e sensibile, si accorge di tutto anche quando provi a ingannarla”. L’unico problema è forse rappresentato da qualche chilo di troppo, circostanza che rende complicati alcuni movimenti, come ad esempio salire le scale presenti nel giardino.

Con il suo arrivo la famiglia di Anita ha definitivamente smesso di mangiare carne. “Non potevamo fare altrimenti, ci siamo troppo affezionati” spiega la giovane padrona che poi smentisce “uno dei tanti luoghi comuni perché è un animale molto pulito”.