Il caso è scoppiato ieri quando si è saputo che uno dei tre assassini di Francesco Della Corte ha avuto un permesso premio
Si chiama Ciro U. ed ha compiuto da poco 18 anni. Per festeggiare insieme ai familiari e la fidanzata il lieto evento ha ottenuto dall’autorità penitenziaria un permesso premio. Il neo 18enne è detenuto per l’omicidio della guardia giurata Francesco Della Corte.
Quest’ultimo è stato ucciso barbaramente all’esterno della fermata della metro di Piscinola nel marzo del 2018. A commettere l’atroce delitto tre minorenni, Ciro U. (appunto), Kevin A. e Luigi C..
Non si è fatta attendere la reazione degli amici e colleghi di Della Corte: “In ricordo del collega Francesco Della Corte, io non ci sto alla scarcerazione per un permesso premio“, questa, come riportato da Il Mattino, la scritta impressa sopra ad un cartello che molti vigilanti hanno messo al collo quest’oggi durante il turno di lavoro.
“Mi chiedo come si sia avuto il coraggio di pubblicare su Instagram una foto dei festeggiamenti di una persona macchiatasi di una responsabilità così grande. Noi conviviamo con il dolore mentre chi è stato riconosciuto colpevole della morte di mio padre insieme agli altri due ragazzi, invece di nascondersi, si fa ritrarre sorridente abbracciato altre persone“, ha dichiarato la figlia della vittima, Marta Della Corte.
Queste, invece, le affermazioni dell’avvocato Nicola Pomponio legale difensore di Ciro U.: “Quelle foto non sono state postate dal mio assistito, ma caricate sul profilo Instagram da parte di una parente, ovviamente all’insaputa dello stesso Ciro U. Non c’era alcuna intenzione di offendere il dolore dei parenti della vittima, specie a pochi giorni dal processo d’appello. Quanto al permesso premio va ricordato che è stato concesso dai giudici, dopo aver letto il parere del carcere di Airola, che attesta la buona condotta del mio assistito. Si è trattato di un’uscita di poche ore, per una festa in una canonica, dove Ciro è giunto scortato, che rientra in un più ampio progetto di formazione di un minorenne“.
Intanto, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha dato mandato agli ispettori di via Arenula di compiere i dovuti accertamenti sulla vicenda.
