Sono stati condannati a 16 anni e sei mesi di reclusioni i tre ragazzini che il 3 marzo del 2018 ferirono mortalmente a bastonate il vigilantes Francesco Della Corte, 52 anni, mentre era in servizio nella stazione della metropolitana di Piscinola, periferia a nord di Napoli. Questa la decisione del giudice del Tribunale dei Minori dopo la richiesta di 18 anni avanzata dalla Procura.
I tre ragazzi, due di 16 anni e uno di 17, aggredirono Della Corte con l’obiettivo di rubargli la pistola che aveva in dotazione. La guardia giurata morì il 15 marzo all’ospedale Cardarelli dopo due settimane di agonia. Ai tre minori sono state concesse attenuanti generiche perché incensurati. All’epoca dei fatti i tre non frequentavano alcun istituto scolastico.
I tre minori, Kevin A., Luigi C. e Ciro U., dopo il fermo confessarono affermando che trovandosi in uno stato di grande euforia dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, decisero di aggredire Della Corte con l’obiettivo di prendergli la pistola per poi rivenderla.
Insomma una “bravata” trasformatasi però in dramma. Ma ancora più sconcertanti sono risultate le intercettazioni dei tre ragazzi che hanno mostrato una loro sicurezza e presunzione rispetto all’esito della loro vicenda giudiziaria e penale: “Tre o quattro mesi e siamo fuori“.
Lo scorso 6 ottobre Della Corte venne ricordato con una lapide inaugurata sul luogo in cui è stato colpito alle spalle dai tre minori. L’ingresso della metropolitana di Piscinola avrà dunque un ricordo dell’uomo deceduto mentre svolgeva il suo lavoro. L’iniziativa è stata organizzata dal comune di Napoli, dalla regione Campania, la polizia di Stato, dal coordinamento campano dei familiari delle vittime della criminalità, dall’associazione Libera e dalla fondazione Polis.
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