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“Pochi mesi e siamo fuori”, le intercettazioni dei baby assassini di Franco Della Corte

Il vigilante è stato aggredito e ucciso lo scorso mese di marzo. Proprio pochi giorni fa, il 6 ottobre, è stata scoperta una lapide per in suo ricordo

Sono Kevin A.Luigi C. Ciro U., i tre baby killer accusati di omicidio colposo con scopo di rapina nei confronti del vigilantes Francesco Della Corte detto “Franco“. Quest’ultimo è stato aggredito con violenza mentre stava svolgendo il suo lavoro presso la fermata della metro a Piscinola.

Era lo scorso mese di marzo quando dopo giorni di agonia trascorsi in un letto d’ospedale lottando tra la vita e la morte, Franco Della Corte non ce l’ha fatta ed è volato via. Una tragedia che ha sconvolto un’intera famiglia e l’opinione pubblica napoletana.

I tre minorenni dopo il fermo hanno confessato, affermando che trovandosi in uno stato di grande euforia dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, decisero di aggredire Della Corte con l’obiettivo di prendergli la pistola per poi rivenderla.

Insomma una “bravata” trasformatasi però in dramma. Ma ancora più sconcertanti sono risultate le intercettazioni dei tre ragazzi che hanno mostrato una loro sicurezza e presunzione rispetto all’esito della loro vicenda giudiziaria e penale: “Tre o quattro mesi e siamo fuori“.

Intanto, il prossimo 23 gennaio è stata fissata la prima udienza del processo che li vedrà imputati davanti al Tribunale dei minori. Per l’occasione la famiglia Della Corte si costituirà parte civile. Lo scorso 6 ottobre c’è stato un evento proprio presso la fermata della metro a Piscinola: è stata scoperta una targa in memoria del vigilante.

"Pochi mesi e siamo fuori", le intercettazioni dei baby assassini di Franco Della Corte