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“Siamo Uber”, l’escamotage dei tassisti abusivi per ingannare chi arriva all’aeroporto

“Venite con me, sono un’autista di Uber”. E’ il nuovo escamotage utilizzato da alcuni tassisti abusivi all’aeroporto di Napoli. A portarlo alla luce è stata la testimonianza di una turista canadese rilasciata agli agenti della polizia municipale della città che nei giorni scorsi hanno effettuato una serie di controlli presso lo scalo partenopeo. La donna, diretta al centro della città ha raccontato di essere stata avvicinata dall’uomo nella zona “Arrivi” dell’aeroporto dove si è presentato come autista della nota azienda internazionale di trasporto privato su auto grazie a una App.

Le parole della donna sono state utili agli agenti della Polizia Locale di Napoli, appartenenti all’Unità operativa aeroportuale, per ricostruire il modus operandi del tassista abusivo e accertare la totale assenza di qualsiasi autorizzazione per svolgere servizio di noleggio con conducente. Una volta intercettato e identificato, al conducente sono stati contestati verbali al codice della strada e applicato il fermo amministrativo del veicolo.

Anche un altro abusivo è stato bloccato subito dopo aver preso a bordo due turisti stranieri per accompagnarli in Costiera. Sprovvisto dei requisiti necessari è stato sanzionato. Altri due invece sono stati fermati mentre tentavano di convincere alcuni turisti ad accettare il trasferimento a bordo delle proprie vetture.

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