Il giovane turista francese disperso da 9 giorni in Cilento. Ricerche in corso. L'appello della madre
Potrebbe essere davvero tragico l’epilogo della drammatica storia che sta avendo come protagonista Simon Gautier, studente 27enne francese in vacanza in Cilento. Il giovane è disperso da 9 giorni all’interno di una scarpata.
Ci sarebbe finito dopo un’escursione fatta lungo la costa di Scario, nel Comune di San Giovanni a Piro. Terribile il suo ultimo messaggio inviato tramite SOS ai soccorsi: “Aiutatemi, sono finito in una scarpata e ho le gambe fratturate. Vedo il mare ma non so dove sono. Se non verrete a prendermi morirò“. Secondo quanto riportato da Il Mattino, Simon potrebbe essere stato sbranato da un branco di lupi.
LE RICERCHE E LE ISTITUZIONI – Le operazioni di salvataggio sono condotte da parte di Forze dell’ordine, Guardia costiera e Protezione civile. Le squadre di soccorso hanno avuto il supporto di droni ed elicotteri.
“Quando ho appreso la notizia che il 27enne sarebbe partito da Policastro mi sono attivato immediatamente con la polizia municipale per visionare i filmati della videosorveglianza comunale e, a distanza di alcune ore, siamo riusciti ad individuare alcune immagini del ragazzo. Giovedì scorso, alle 16.10 Simon è arrivato alla stazione ferroviaria di Policastro Bussentino, poi si è incamminato verso il porto e alle 16.44 si trovava alla foce del fiume Bussento dove ha acquistato delle bottigliette d’acqua. Adesso – continua – abbiamo la certezza che Simon sia partito realmente da Policastro. Questo può essere utile anche per un eventuale intervento dei cani molecolari“, queste le dichiarazioni del sindaco Giovanni Fortunato riportate da La Repubblica.
Ha affermato il primo cittadino: “La macchina dei soccorsi in questo momento funziona a pieno ritmo ma è necessario incrementare ancor più le ricerche. Simon aveva con se acqua e alimenti, questo significa che c’è ancora la possibilità di trovarlo vivo”.
E dalla Prefettura rassicurano. “Abbiamo messo in campo tutti gli uomini e i mezzi necessari. Si sta facendo davvero tutto il possibile. Purtroppo l’area interessata dalle ricerche è vasta ed impervia, e presenta pareti rocciose e dirupi a picco sul mare“.
L’APPELLO DELLA MADRE DI SIMON – “Abbiamo bisogno di speleologi, alpinisti e vigili del fuoco addestrati per la montagna che sappiano recarsi anche nelle aree ai più inaccessibili. Sono sicura che Simon è precipitato, potrebbe essere in un crepaccio. Ho accesso al computer e all’itinerariodi mio figlio. Sappiamo dunque in quale zona si trova. Nonostante la buona volontà e il loro aiuto, i soccorsi italiani non sono sufficienti per esplorare quest’area. I loro droni e gli elicotteri non possono individuare Simon nel caso in cui fosse precipitato in un crepaccio. Sei giorni dopo la sua richiesta di aiuto, in cui dice di avere le gambe rotte, abbiamo bisogno che la Francia e l’Italia ci forniscano l’aiuto necessario. Voglio aiuto. È insopportabile sapere che gli siamo vicini ma non abbiamo l’aiuto necessario per trovarlo“, queste le parole di Delphine Gautier.

