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Chat a luci rosse e rapporti con studentesse 15enni: nel liceo tutti sapevano del “segreto” del Prof

Scambiava messaggi e mail hot con due studentesse minorenni: è accaduto a Napoli, dove un professore che ha lavorato per anni al Liceo Gian Battista Vico è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di atti sessuali su minori. L’accusa è partita dal padre di una delle due ragazze (all’epoca 15enni), che avrebbe letto le chat e deciso di denunciare l’accaduto. Le accuse sono state poi confermate controllando le conversazioni e i messaggi di posta elettronica scambiati tra il prof e le due studentesse.

Gli inquirenti (le indagini sono coordinate dalla Procura di Napoli e condotte dai carabinieri) non si sono espressi sulla vicenda per proteggere l’identità delle vittime e dell’indagato, ma si sa che l’uomo, sposato e con figli, non lavora più al Vico da diversi mesi in seguito a un trasferimento; inoltre è ancora in dubbio se si siano effettivamente consumati rapporti sessuali tra il docente e le due ragazzine oppure se sia rimasto tutto confinato ai messaggi erotici sulle chat. In ogni caso, secondo il codice penale, una relazione sessuale consensuale con un adolescente che ha meno di 16 anni annulla il consenso della vittima, e quindi chi ha perpetrato il gesto è comunque passibile di denuncia.

L’insegnante si è difeso affermando che i messaggi sarebbero partiti dal suo tablet, lasciato incustodito sulla cattedra, ipotesi che gli inquirenti stanno vagliando, controllando le chat incriminate a ascoltando le testimonianze del preside, degli ex colleghi di lavoro e degli altri studenti. Proprio questa mattina gli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale si sono recati presso il liceo Vico di via Salvator Rosa per svolgere un’ispezione che, secondo il direttore generale Luisa Franzese, “è in corso già da una ventina di giorni”. Gli ispettori infatti “si sono recati nella scuola più volte, e anche stamattina sono lì”.

Il dirigente scolastico al momento non si esprime, ma nel liceo pare che tutti sapessero della denuncia fatta dalle due studentesse. Così come non è passato inosservato il trasferimento del docente in un altro istituto. A scuola, raccontano due studenti, si parlava “di queste chat tra il docente e le ragazze, ma abbiamo creduto che fossero notizie false”. Il  prof sotto accusa viene descritto “come un buon insegnante”.