Voce di Napoli | Navigazione

Armando Del Re ” è un camorrista figlio di camorristi. Lo Stato deve sottrarre i figli alla criminalità organizzata”

 

Si chiama Armando Del Re il sicario che durante l’agguato di venerdì scorso, avvenuto in Piazza Nazionale – nei confronti del pregiudicato Salvatore Nurcaro – ha ferito gravemente la piccola Noemi. L’uomo, che secondo quanto emerge dai suoi profili social avrebbe quattro figli piccoli, è stato catturato a SienaAnche il fratello Antonio, 18enne, che ne avrebbe coperto la fuga, è finito in manette. Entrambi sono accusati di tentato omicidio premeditato. Il 18enne è accusato anche di favoreggiamento in quanto avrebbe aiutato il fratello nella fuga.

LA SVOLTA NELLE INDAGINI – A dare un’accelerata alle indagini sono stati i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in piazza Nazionale e lungo il tragitto coperto dal killer. Armando Del Re è stato arrestato in un’operazione di PoliziaCarabinieri e Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura di Napoli guidata da Giovanni Melillo.

IL MOVENTE – Non è stato ancora rivelato il movente dell’azione che ha portato al ferimento di Noemi ma dalla Procura rendono noto che è di chiaro stampo camorristico. Vengono quindi a cadere le ipotesi che si stavano facendo avanti circa la possibilità che l’agguato nei confronti di Nurcaro fosse maturato per questioni personali.

In merito a questo ultimo arresto e delineando nella precisione la figura di Armando Del Re, il consigliere regionale dei  Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha ribadito una proposta fatta in passato:

“Il presunto autore della sparatoria in piazza Nazionale è stato arrestato mentre si recava a trovare il padre, un camorrista, detenuto presso il carcere di San Gimignano. Colui che ha rischiato di strappare #Noemi alla vita è un #camorrista figlio di camorristi. Torniamo a sottolineare quanto sia importante una legge che permetta allo Stato di sottrarre i figli ai soggetti organici alla criminalità organizzata. Solo così si potrà evitare una nuova generazione di delinquenti per le strade”.

LEGGI ANCHE – Migliaia di persone che pregano per Noemi al Santobono

LEGGI ANCHE – Il chirurgo: “È un miracolo, ci sono speranze”

L’AGGUATO –  Nel video diventato ormai virale sul web tramite i social network e diventato elemento cardine per le indagini condotte dagli inquirenti, si vede il killer che per inseguire e colpire il suo obiettivo ferisce la piccola Noemi.

La bambina cade al suolo e secondo le ricostruzioni del drammatico episodio, basate sulle testimonianze delle persone presenti al momento dell’agguato, non ha emesso nessun grido. La piccola non ha neanche avuto il tempo di piangere.

L’uomo scappa velocemente dal luogo del raid. La sua corporatura robusta e il peso del casco integrale rendono la sua fuga goffa. Dalle immagini registrate grazie al sistema di video sorveglianza di un negozio che si trova vicino al luogo dell’agguato (un bar sito in piazza Nazionale) si vede il killer che scavalca il corpicino della bimba steso al suolo.