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Stupro in circum, il dolore del papà della vittima: “Noi distrutti, l’aggressore libero”

Le dichiarazione del genitore della giovane vittima di violenza sessuale presso la fermata della circumvesuviana di San Giorgio a Cremano

Dolore, delusione e indignazione. Sono questi i sentimenti che trasudano dalle parole del padre della 24enne abusata sessualmente nella fermata della circumvesuviana di San Giorgio a Cremano da 3 giovani. L’uomo, dopo la decisione del giudice di scarcerare uno dei 3 presunti stupratori, ha rilasciato un’intervista a La Repubblica assistito dal suo avvocato Maurizio Capozzo.

L’INTERVISTA PUBBLICATA SU LA REPUBBLICA –

Come si sente dopo questa decisione?
È difficilissimo credere ancora nella giustizia dopo quello che abbiamo saputo. Ho sempre sottolineato il grande lavoro svolto dalla polizia e dai magistrati della Procura di Napoli, ma mai avrei immaginato che in così breve tempo uno dei tre accusati di aver violentato mia figlia tornasse libero.

Qual è il suo stato d’animo dopo questa decisione?
Quello che sta accadendo mi indigna profondamente come padre e cittadino.

E quello di sua figlia?
È la vera prigioniera di questa storia. L’unica che resta intrappolata nel suo dramma. Se dovessi tornare indietro, non so le consiglierei di denunciare di nuovo, visto tutto quello che è accaduto.

Sono trascorse due settimane, sua figlia come sta?
Molto male, nel fisico e nella mente. Da quando è avvenuta l’aggressione non mangia più, è costretta continuamente alle flebo, sottoposta a estenuanti visite ospedaliere e a terapie con i psicologi che la seguono.

Perché dice che è prigioniera in casa, intrappolata nel suo dramma?
Perché non vuole più uscire. Sta vivendo un calvario arricchito di una nuova ferita.

Sua figlia resterà a Portici o pensa di andare via, di trasferirsi in un’altra città?
Avevamo pensato di portarla lontano, per staccarla dall’ambiente dove è avvenuta questa vicenda ma, al momento, le sue condizioni di salute e le cure a cui è costretta non ci consentono di trasferirla. Anche se vorremmo davvero farlo.

E adesso?
Mi sento profondamente indignato e scoraggiato, ma non mi fermo e continuerò a sostenere questa battaglia accanto alla mia bambina.

Lei non ha alcun dubbio sulla ricostruzione dei fatti che ha fornito sua figlia?
Assolutamente. Non ho il minimo dubbio. Credo in mia figlia.

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