“Si fa fatica a giungere alla fine del verbale del delitto di Cardito tanto è l’orrore che vi è rappresentato”, sono queste le parole del gip di Napoli Nord, Antonino Santoro, nel descrivere il terribile massacro di Giuseppe e Noemi ad opera di Tony Essobte Badre, il 24enne italo-marocchino compagno della loro mamma, Valentina Casa. Una domenica di terrore quella trascorsa a Cardito il 27 gennaio quando Tony ha picchiato i figli della compagna perché “Non mi facevano dormire, avevano rotto le sponde del letto da poco comprato. Penso di aver perso il controllo, forse questa volta ho esagerato, sono una persona un po’ nervosa“, racconta.
Particolari raccapriccianti sono contenuti nell’ordinanza cautelare emessa dal gip a carico di Tony, accusato di omicidio aggravato e tentato omicidio. Riporta Cronache della Campania: “Finalmente me ne vado da questa casa” avrebbe detto Noemi all’infermiera la scorsa domenica. La piccola è stata operata presso l’ospedale Santobono di Napoli, ma non sa ancora che il fratellino è morto a causa delle botte che Tony gli aveva dato. Dopo l’interrogatorio con gli inquirenti e la psicologa scelta dalla Procura, probabilmente alla piccolina maltrattata, ma miracolosamente sopravvissuta, verrà raccontata tutta la verità.
FUNERALI GIUSEPPE, IL PICCOLO UCCISO A CARDITO
All’interno dell’ordinanza è chiarito anche un altro aspetto del massacro avvenuto domenica ovvero il motivo per il quale Tony avrebbe risparmiato la sorellina più piccola di Giuseppe e Noemi. E’ Valentina a far luce su questo punto. Ha raccontato di aver provato a bloccare la furia di Tony, ma lui l’ha aggredita e picchiata. In uno stato di choc profondo la donna ha raccontato di aver salvato la figlia di 4 anni nascondendola sul letto con una copertina.