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Bimbo ucciso con la scopa, volto tumefatto per la sorellina. I medici: “Mai visto nulla di simile”

Armato di scopa, ha ucciso Giuseppe, il figlio della compagna, ferendo la sorellina di 8 anni. E’ il retroscena agghiacciante che emerge dal racconto della piccola vittima, trasportata d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli, dopo quanto avvenuto tra le 15 e le 16 di domenica pomeriggio in un’abitazione al civico 70 di via Marconi a Cardito, comune a nord della città partenopea.

La polizia e il magistrato di turno della procura di Napoli nord stanno ascoltando l’uomo di 24 anni, nato in Italia da genitori tunisini, e la compagna e madre dei bambini, una napoletana di 30 anni.

Stando a quanto ricostruito fino ad ora dagli investigatori, l’uomo si sarebbe accanito armato di scopa contro i figli più grandi della compagna, accusata di riservare loro troppe attenzioni. E’ emerso che la vittima è stata colpita più volte, probabilmente con una scopa dal compagno della madre che alla polizia avrebbe però riferito che i bambini sarebbero caduti per le scale. Al momento dell’aggressione, la compagna non era in casa. L’uomo invece si sarebbe allontanato poco dopo.

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Immagine Nano TV

Quando gli agenti del commissariato di Afragola, allertati dai vicini di casa della coppia, sono entrati nell’appartamento hanno trovato il corpicino del bimbo di 7 anni sul divano. Inutile la corsa disperata all’ospedale di Frattaminore, il piccolo era già deceduto. La sorella maggiore è stata trasferita d’urgenza nell’ospedale pediatrico napoletano. Non sarebbe in pericolo di vita e non è a conoscenza di quanto accaduto al fratellino.

Secondo fonti ospedaliere non avrebbe traumi agli organi interni e la Tac al cranio non ha evidenziato problemi particolari. Presenta il volto completamente tumefatto in seguito alla brutale aggressione. “Ha riportato un trauma cranico-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse” si legge nel bollettino medico dell’ospedale Santobono.

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Circostanza che ha spinto i medici a dichiarare di non essersi mai trovati davanti a una situazione del genere. “Allo stato la piccola – si legge – non è in pericolo di vita, è ricoverata nel reparto di degenza di Neurochirurgia. E’ vigile e cosciente”.

Una folla di curiosi si è radunata nei pressi dell’abitazione di Cardito. Qualcuno riferisce di avere udito delle grida poco prima che scattasse l’allarme. Le indagini sono affidate agli agenti del commissariato di Afragola e alla Squadra Mobile di Napoli.

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Sulla vicenda Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito, ha dichiarato: “Cose del genere si vedono in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene”. Il primo cittadino ha spiegato che “la famiglia non era seguita dai servizi sociali perché fino ad ora non c’erano stati mai problemi”. Ha aggiunto poi che “non conosceva la madre dei bimbi perché veniva da un altro paese della zona”.

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