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Bimbo massacrato ed ucciso, la confessione della sorellina: “È stato lui a picchiarci”

La piccola Noemi avrebbe descritto la folle violenza di Tony, l'italo tunisino compagno della madre sottoposto da un fermo dalle forze dell'ordine

La piccola Noemi, giunta ricoverata d’urgenza presso l’ospedale Santobono di Napoli, avrebbe “incastrato” Tony Sessoubti Badre, il 24enne nato in Italia da genitori tunisini e compagno della madre della bimba. Come riportato da Il Mattino, la bambina di soli 8 anni è stata ascoltata dagli inquirenti come testimone dell’omicidio del piccolo Giuseppe, suo fratello di 7 anni.

Il bambino è stato ucciso, massacrato di botte forse con una scopa, nella sua abitazione in via MarconiCardito, cittadina dell’area Nord in provincia di Napoli. La vicenda è avvenuta ieri ed ha sconvolto l’intera opinione pubblica oltre che tutta la comunità di cui questa famiglia distrutta dal dolore fa parte.

Bartre avrebbe commesso l’atroce delitto per “punire” la compagna – madre dei due bambini (una donna napoletana di 30 anni) e di una terza di quattro anni- colpevole di rivolgere loro troppe attenzioni. Dopo essersi accanito contro il povero Giuseppe, il 24enne ha aggredito e picchiato anche Noemi arrivata in ospedale con il volto tumefatto e diverse fratture che hanno persino sconvolto i medici che l’hanno curata.

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Al momento per Bartre, ritenuto sospettato per l’accaduto, dopo essere stato trasportato in questura dalla polizia per l’interrogatorio e gli accertamenti di rito, è scattato il fermo disposto dall’autorità giudiziaria ed eseguito dalle forze dell’ordine. Il pm Paola Izzo ha firmato il provvedimento che di fatto ha accusato il 24enne di omicidio volontario aggravato.

I FATTI – Il tutto sarebbe accaduto tra le 15 e le 16 di ieri, domenica 27 gennaio. Quando gli agenti del commissariato di Afragola, allertati dai vicini di casa della coppia, sono entrati nell’appartamento hanno trovato il corpicino del bimbo di 7 anni sul divano. Inutile la corsa disperata all’ospedale di Frattaminore, il piccolo era già deceduto.

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Al momento dell’aggressione, la madre dei bambini non era in casa. L’uomo invece si sarebbe allontanato poco dopo ed avrebbe dichiarato agli agenti che i piccoli sarebbero caduti per le scale. Noemi non è in pericolo di vita e non è a conoscenza di quanto accaduto al fratellino. Secondo fonti ospedaliere non avrebbe traumi agli organi interni e la Tac al cranio non ha evidenziato problemi particolari. Presenta il volto completamente tumefatto in seguito alla brutale aggressione. “Ha riportato un trauma cranico-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse” si legge nel bollettino medico dell’ospedale Santobono.

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LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI CARDITO – Cose del genere si vedono in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene. La famiglia non era seguita dai servizi sociali perché fino ad ora non c’erano stati mai problemi. Non conoscevo la madre dei bimbi perché veniva da un altro paese della zona“, ha dichiarato il primo cittadino Giuseppe Cirillo.

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