E’ stato individuato il responsabile dello sversamento di un composto chimico nel mare del porticciolo di Mergellina. Lo annuncia il comandante della polizia municipale di Napoli Ciro Esposito nel corso della “Radiazza”, la trasmissione in onda su Radio Marte. Il tombino dove è stato versato il composto per la lavorazione dei marmi si trova in viale Gramsci.
La conferma arriva anche dal profilo facebook dell’assessore alla Qualità della vita del comune di Napoli Daniela Villani. “Assicurato alla giustizia il criminale che ieri ha inteso scaricare polvere di marmo nel mare di Mergellina. Un plauso alla Guardia di Finanza, agli uomini del reparto operativo del Comandante Bastoni a cui vanno i nostri più calorosi ringraziamenti per l’immediata cattura”. “Ora – aggiunge Villani – il criminale oltre ad un ammenda amministrativa avrà una condanna penale. La questione è nelle mani migliori, il procuratore Fragliasso, e sono sicura ci sarà una pena esemplare. Resta l’amaro in bocca perché lo sversamento di residui edilizi avvenuto tramite un tombino, è naturalmente frutto di lavoro a nero, e come tale, anche gli scarti sono smaltiti illegalmente”.
Forte apprezzamento per il lavoro delle forze dell’ordine è stato espresso dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e dal consigliere comunale Marco Gaudini. “Grazie al tempestivo intervento – spiegano – è stato possibile individuare da dove è provenuta la sostanza chimica che ha invaso le acque antistanti via Caracciolo. Si tratta di un composto per la lavorazione dei marmi. Sono stati gli uomini del dipartimento Navale della Guardia di Finanza ad individuare il pozzetto, corrispondente a viale Gramsci, dal quale è provenuto il liquido lattiginoso che ha provocato danni all’ecosistema”.
“Il nostro ringraziamento va alle forze dell’ordine che hanno agito con particolare celerità. In particolare rivolgiamo il nostro apprezzamento al comandante della polizia municipale Ciro Esposito, alla Guardia di Finanza, ai tecnici dell’ufficio del ciclo integrato delle acque del Comune di Napoli e dell’Arpac. Senza il lavoro sinergico di queste ore non sarebbe stato possibile risalire ai responsabili”. “Ci auguriamo che coloro che hanno provocato questo disastro ambientale siano trattati con la massima severità dalla legge. Noi come Verdi – concludono Borrelli e Gaudini – ci costituiremo parte civile in nel procedimento che, con ogni probabilità, sarà instaurato a loro carico”.
Lo sversamento è avvenuto all’altezza del civico 24 di viale Gramsci. Il responsabile è un uomo di 50anni di Caivano (Napoli), titolare di una ditta autospurgo, che sta lavorando alla ristrutturazione di un edificio della zona. La società dell’uomo risulta essere sprovvista di qualsiasi documento di trasporto rifiuti, sia dell’intervento della mattina che del prelievo dei fanghi di marmo del giorno prima. Rintracciato e generalizzato il responsabile è stato denunciato per l’immissione in mare di rifiuti liquidi speciali e contestualmente, sempre a Caivano è stato sequestrato il veicolo cisterna con cui aveva eseguito l’ immissione. Si attendono ora i risultati dei prelievi eseguiti dai tecnici Arpac anche per determinare l’ entità del rifiuto immesso in mare e per valutare ulteriori responsabilità penali.