Nella quinta edizione del Premio Nazionale di Giornalismo e Varia Umanità “Carlo Nazzaro”, intitolato all’illustre giornalista originario di Chiusano San Domenico (Avellino), un riconoscimento anche per il direttore di VocediNapoli.it Davide Nunziante.
Nunziante ha ricevuto il premio per giornalismo web che gli è stato consegnato dal nipote di Nazzaro, Carlo Nicotera, già redattore del Mattino di Napoli.
La cerimonia, andata in scena sabato 15 dicembre nel palazzo De Francesco a Chiusano San Domenico, è iniziata nel segno di Antonio Megalizzi con la trasmissione di un breve filmato e di un minuto di silenzio alla sua memoria. La serata è stata presenziata dal sindaco Carmine De Angelis e dal professor Enrico Dell’Orfano come presidente della commissione cultura del comune irpino e ha visto tra i premiati nomi eccellenti.
Di seguito la lista.
Sezione Amici del territorio: Monsignor Arturo Aiello, Vescovo di Avellino, Michele Maria Spina, Dirigente Superiore della Polizia di Stato di Napoli, Don Antonio Romano, Parroco di Chiusano di San Domenico. Michele Reppucci, Domenicano di Chiusano di San Domenico.
Sezione Teatro: Armando Cavaliere, attore, musicista e regista, originario di Chiusano di San Domenico.
Sezione Scienze e Varia Umanità: Silvia Tentindo, prof.ssa di Fisica AL CERN –University di Lausanne, originaria di Chiusano di San Domenico, Domenico D’Alelio, studioso e ricercatore-Stazione Zoologica DOHRN, originario di Chiusano di San Domenico
Sezione Giornalismo: Alessandro Barbano, già direttore del Mattino, giornalista e scrittore, Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e redattore del giornale Repubblica, On. Michele Gubitosa, direttore di Irpinia news, Davide Nunziante, direttore di VocediNapoli.it, per il giornalismo Web.
Sezione Scolastica: premiati i primi tre studenti della provincia di Avellino, che risulteranno i migliori nella prova scritta che si è svolta a Palazzo “De Francesco” lo scorso 6 dicembre. Saranno distribuiti tre premi per le scuole primarie, tre premi per le scuole secondarie di primo grado e tre premi per le scuole secondarie di secondo grado.
Carlo Nazzaro, la biografia. Esordisce come giornalista sul quotidiano napoletano “Don Marzio” dove è redattore insieme a Enrico De Nicola (futuro primo Presidente della Repubblica italiana) dal 1909 al 1918. Collaboratore del Corriere della sera fin dai tempi di Aldo Borelli con i suoi noti elzeviri, dal 1918 al 1930 lavora al “Mezzogiorno”. Non amava spostarsi dalla “sua” Napoli, il suo viaggio più lungo, prima della seconda guerra mondiale lo portò a Trieste, a Venezia e a Bologna, dove intervistò Albert Einstein nel 1943. Di quell’episodio lui stesso disse: “Mi rifece la punta della matita che per l’emozione avevo spezzata”. È sua la lapide “Amalfi nome forte e gentile che solcasti i mari che nuovi mari conquistasti alla fede e alla patria” (iscrizione lapidea sul porto di Amalfi).
La direzione del Roma. Per oltre un decennio (dal 1931 al 1943) è stato impegnato nella direzione, allo Spirito Santo, del giornale quotidiano “Roma”. Personalità, artisti, scrittori e giornalisti amavano incontrare Nazzaro in quel cenacolo di cultura. Nazzaro fece studio, talvolta accanto al pianoforte fatto portare da lui stesso. Per il noto musicista Pietro Mascagni, Nazzaro fece portare al giornale un pianoforte che piazzò in tipografia: quando il musicista arrivò al giornale, prima si trattenne in affettuosa conversazione con l’amico direttore, dopo accolse con simpatia la trovata, suonando per un’ora, fra linotype e banchi d’impaginazione. Così accadde con Luigi Pirandello accompagnato da Marta Abba: giornalisti e tipografi poterono ascoltare due brani di “Così è (se vi pare)”, recitati dalla grande attrice. Poi fu la volta di Jascha Heifetz con il suo violino Stradivari, delle “quattro chiacchiere” con Ugo Ojetti, come le aveva chiamate lui, e della dizione in veneziano di alcune scene di “Sior Todero brontolon” da parte di un dicitore d’eccezione: Renato Simoni.
Nel 1947 Carlo Nazzaro va a dirigere “Il Mattino Illustrato” e quindi “Il Risorgimento”. Ma è nel 1950 che diventa condirettore de “Il Mattino” con Giovanni Ansaldo come ricorda un articolo di Gaetano Afeltra sul Corriere della Sera.
Il premio Saint-Vincent. Nel 1972 gli fu attribuito il premio Saint-Vincent per il giornalismo, con la menzione “Per una vita dedicata al giornalismo”.
Il ricordo di Arturo Fratta. Intitolando una scuola a Carlo Nazzaro, Chiusano San Domenico onora un suo illustre concittadino. Ma non soltanto. Finalmente paga un tributo d’amore a uno dei tanti suoi figli che se ne allontanarono e per tutta la vita conservarono memoria della loro terra e della loro gente. Di Chiusano scrisse con l’incantata nostalgia dell’esule, portando il nome del piccolo paese montano ben oltre i confini dell’Irpinia.
Riconoscimenti post mortem. A lui è intitolata una via di Napoli, nonché la scuola elementare e la Pro Loco del suo paese d’origine. Il quotidiano Roma d’intesa con la civica Amministrazione di Chiusano di San Domenico in provincia di Avellino, paese d’origine di Carlo Nazzaro, scoprirà una targa muraria sulla sua casa natale nel trigesimo della morte.
Il premio giornalistico Carlo Nazzaro. Dopo il convegno “Il giornalismo culturale in Irpinia – Carlo Nazzaro e la storia di una grande tradizione” il 5 luglio 2013 la sua terra natale lo ha voluto ricordare attraverso la creazione di un premio giornalistico:”Carlo Nazzaro – Sud protagonista”.