Roberto Villa, un napoletano di 37 anni, è morto lo scorso 4 dicembre a Inghilterra dopo essere stato arrestato dalla polizia in seguito a qualche schiamazzo di troppo provocato in un albergo di Huddersfield, città che si trova nel nord del Paese a metà strada tra Manchester e Leeds.
Villa, originario di Chiaia, viveva da una decina d’anni in Gran Bretagna e secondo quanto ricostruito dalla polizia del West Yorkshire sarebbe morto dopo l’arresto e il ricovero in un centro di igiene mentale. Sulle circostanze del decesso, ancora poco chiare, sono in corso le indagini dell’ufficio indipendente per le condotte della polizia.
Villa si trovava all’Edgerton Hotel quando alle 6 del mattino è avvenuto l’intervento della polizia chiamata probabilmente dallo stesso albergo per dei “disturbi” provocati da alcuni clienti. Giunti sul posto gli agenti hanno arrestato Roberto Villa per possesso di droga. Qualcosa però è andato storto e il napoletano ha accusato dei disturbi psichici ed è stato portato in un ospedale specializzato. Non è ancora chiaro sono state consumate violenze nei suoi confronti. Su questo, come detto, sono in corso le indagini dell’ufficio indipendente per le condotte della polizia. La polizia del West Yorkshire ha fatto sapere di non aver utilizzato Taser durante l’arresto.
Roberto Villa, stando al racconto di alcuni amici, non si era ripreso dalla morte della madre, avvenuta nei mesi scorsi, iniziando a soffrire di problemi mentali. Veniva descritto come un ragazzo molto “divertente, premuroso e generoso”. “Era la persona più divertente e premurosa che abbia mai conosciuto” ricorda Kelly Wilson, 27 anni.
Roberto lavorava come cameriere in un ristorante nel centro della città ma – ricorda Lindley – “era stato curato in due ospedali per problemi di salute mentale dopo la morte di sua madre”. “Chiamava tutte le sue amiche principessa” ricorda un’altra ragazza.



