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“Millenials”, la Buoncostume ha presentato a Napoli il suo primo romanzo

Un ambientazione futurista e dei personaggi speciali per il primo libro scritto dal giovane collettivo di sceneggiatori

Un mondo i cui abitanti sono improvvisamente “bloccati”, sospesi nello spazio e nel tempo. Un’epoca futura (ma non troppo) e un’ambientazione fantascientifica ma verosimile. I protagonisti? I Millenials ovvero i giovani rimasti all’improvviso da soli, senza nessuno che li guidi, che badi a loro o che gli imponga dei divieti. Così inizia la “pacchia”, con i ragazzi diventati improvvisamente padroni del pianeta e del suo destino. Ma attenzione, i “bloccati” potrebbero presto risvegliarsi e nel frattempo, tra i giovani sopravvissuti, c’è chi sta conducendo una vita dedita alla violenza e chi invece sta provando a cambiare e trasformare in meglio una realtà dalla quale possa nascere un mondo nuovo.

In estrema sintesi è questa la trama di “Millenials, il mondo nuovo“, romanzo che ha rappresentato l’esordio in letteratura per la Buoncostume, collettivo di scrittori e sceneggiatori famosi per essere stati gli autori di trasmissioni televisive e serie tv. A comporre il gruppo, Carlo BassettiSimone LaudieroFabrizio LuisiPier Mauro Tamburini.

Proprio ieri al teatro Bellini di Napoli, “Millenials” è stato presentato ad una folta folla di giovani, di cui molti appartenenti ad una scolaresca accompagnata dai rispettivi docenti. A raccontare loro il romanzo gli autori LaudieroTamburini moderati da Gian Maria Tammaro. L’incontro è stato molto coinvolgente e oltre al libro si è parlato di tutto: dell’attuale società, del rapporto tra quest’ultima e i giovani e del come si può diventare ed essere scrittori.

Abbiamo scritto un libro per avere la  possibilità di sviluppare un processo creativo libero, cercando di dimostrare che possiamo essere in grado di fare anche gli scrittori di romanzi. Una bella sfida professionale e personale“, hanno affermato LaudieroTamburini che hanno dichiarato: “Scrivere questo libro a più mani è stata una bella avventura. In realtà non è stato affatto semplice, ma l’unione di più punti di vista riuscendo a mettere tutti d’accordo ha poi rappresentato una soddisfazione enorme”.

Nonostante il libro sia ambientato per la gran parte della storia nel Nord Italia, non mancano dei tratti di napoletanità trasmessi dalla penna di Laudiero, originario dei Quartieri Spagnoli: “Di Napoli ci sono l’energia e la passione. C’è la voglia di godersi la vita in relax e in serenità. C’è l’amore per la musica, per il cibo e per una vita che non sia influenzata solo dai tempi e dagli impegni quotidiani. Ecco di Napoli c’è l’amore e il piacere per la vita”.

Tamburini, invece, abbiamo chiesto se questo romanzo potrà un giorno trasformarsi in una sceneggiatura per un film: “Assolutamente si. Ma più che un lungometraggio vorremmo farci una serie tv. La struttura del romanzo ed eventuali sequel si presterebbero benissimo per una serialità televisiva. Stiamo anche già pensando ai possibili attori, ma non è semplice perché i protagonisti della storia sono tutti giovanissimi. Se poi qualcuno vorrà farci un film ben venga“.

Infine, un consiglio a chi vuole intraprendere la vita da scrittore: “Non fatevi influenzare dall’idea di romanzo che avete eventualmente in testa. Piuttosto abbiate la pazienza e la capacità di annotare le intuizioni che vi sono venute in mente. Poi rileggete tutto e vedrete che la storia inizierà a svilupparsi davanti ai vostri occhi in modo naturale“.

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