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E’ Sky Sport l’anti-Napoli, Alciato impreparato: “Cosa stavate festeggiando?”

Triplice fischio finale di Napoli-Chievo. La squadra di Ancelotti stecca ed esce dal campo solo con un punto contro il fanalino di coda. C’è amarezza, delusione, ma dalla curva B parte il solito coro di incitamento e i giocatori, dopo il consueto giro di ringraziamento, si presentano sotto il settore più caldo del San Paolo per ricambiare l’affetto dei tifosi.

Tre giorni dopo il Napoli scende in campo sempre a Fuorigrotta contro la Stella Rossa, vince 3-1 e si conferma capolista, imbattuto, del girone (di ferro) di Champions a una giornata dalla fine. I giocatori vanno sotto la curva a festeggiare con i tifosi sulle note di “un giorno all’improvviso”. Solita routine insomma. Tutto bello tranne per Sky Sport e per il suo inviato “special guest” Alessandro Alciato che ad Allan chiede, con un pizzico di presunzione ma soprattutto con tanta approssimazione, quella di chi segue una squadra senza conoscere usi e costumi, cosa c’era da festeggiare sotto la curva. Umile la risposta di Allan: “Come facciamo sempre a fine partita, andiamo a festeggiare e a ringraziare tutta la gente che è venuta e ci ha dato questa spinta che per noi è molto importante”.

LE PAROLE DI ANCELOTTI: “NAPOLETANO DENTRO, QUESTA SQUADRA MI EMOZIONA”

Imbarazzo totale, anche in studio, anche per Ilaria D’Amico che da qualche tempo ha sposato un’altra causa. Ad Alciato è stato ricordato che il Napoli ha vinto la partita e che a Liverpool andrà a giocare con due risultati su tre a favore e con la possibilità (debiti scongiuri a parte) di perdere con un gol di scarto (eccezion fatta per l’1-0 che qualificherebbe i Reds per aver segnato più gol). Insomma una figuraccia dell’inviato saccente di Sky Sport che mette in cattiva luce una squadra di giornalisti preparati e altamente professionali. Va detto, inoltre, che lo stesso Alciato, dopo la figuraccia e il rimprovero della D’Amico, si è giustificato dicendo che era la prima cosa che gli veniva da chiedere. Forse la prossima volta sarebbe opportuno contare almeno fino a cinque (anche quando probabilmente voleva fare una battuta, mal riuscita, utilizzando la parola “malox” in riferimento al mal di testa che Allan ha fatto venire ai suoi avversari).

C’era bisogno di mandare al San Paolo un collega dimostratosi impreparato e sempre alla ricerca di polemiche solo per il rapporto d’amicizia con Ancelotti (con il quale Alciato ha scritto il libro “Preferisco la coppa”)?