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Antonio Pennarella, “Don Achille” ne L’amica geniale troppo presto scomparso: il ricordo del web per l’ultimo lavoro

E’ stata la sua ultima interpretazione, quella di Don Achille ne L’amica geniale, magistrale e apprezzatissima dal pubblico. Il volto del temuto boss del quartiere affrontato da Elena e Lina nella prima puntata “Le bambole”. Antonio Pennarella, storico volto della fiction Un Posto al Sole, è morto lo scorso 24 agosto a 58 anni a causa di una malattia.

Volto noto di cinema, tv e teatro, Pennarella è morto proprio dopo le riprese de L’Amica Geniale. Anche nella serie tv il personaggio muore ucciso brutalmente nella sua casa, nel Rione. Proprio al termine della messa in onda delle prime due puntate, il web ha voluto ricordare l’eccellente attore. Tantissimi i messaggi di affetto e i complimenti per l’interpretazione che sono stati scritti in occasione dell’ultima esibizione di Pennarella:

Ieri sera in”L’ amica geniale” abbiamo visto con piacere e nostalgia Antonio Pennarella, stupendo attore che troppo presto ha lasciato questo mondo”.

Molto toccante l’ultimo ricordo della figlia dell’attore:

“E vorrei averti qui ancora, vorrei stringerti forte a me di nuovo, vorrei sentirmi ancora una volta figlia, vorrei sentirmi ancora bambina, vorrei toccare quel viso giovane nonostante gli anni che passano, vorrei toccare ancora i tuoi capelli perché mi è sempre piaciuto, vorrei vederti lusingare quando ti dico che sei bellissimo, voglio sentirti vicino, voglio sentirti ancora una volta , ancora per molto, ancora per sempre, ti voglio qui vicino a me, vicino alla tua bambina, vicino alla tua gioia. Volevo stare con te per sempre raccontarti di ogni mio dubbio, di ogni mia insicurezza, di ogni mia ferita, di ogni mia gioia. Ti volevo qui con me il giorno dei miei 18 anni per ballare con te la canzone che tanto amavamo, ti volevo qui con me il giorno del mio matrimonio quando ad accompagnarmi All altare saresti stato tu, ti volevo qui per vedere un mio futuro figlio, per vedere la tua gioia nel vedere tuo nipote, ti volevo qui per viverci ancora a lungo ma per colpa di un destino così cattivo tu non ci sarai in tutte queste gioie che ti ho elencato. Ma io lo so che tu ci sarai ma la cosa più straziante è che io non possa vederti. Guardami papà, guardami affrontare questa vita come se fossi ancora qui si sempre orgoglioso di me nonostante le delusioni, nonostante i miei sbagli, perché ne farò tanti ma migliorerò ti giuro che lo farò, perdonami per non averti detto  l’ultimo ti amo, perdonami per non averti salvato, perdonami per non aver distrutto quel mostro che non ti permetteva di respirare e che allo stesso tempo non faceva respirare neanche me, perdonami per non aver impedito al dolore di entrare nel tuo corpo, perdonami per ogni cosa sbagliata che ti ho detto, perdonami perché non ho fatto in tempo ad impedire a Dio di prenderti e portarti vicino a lui, quando ne ho più bisogno io, cosa se ne doveva fare lui del mio cuore? A cosa gli serviva il mio papà? A riempire il cielo? Di angeli ne ha abbastanza, ne ha fin troppi, tu dovevi rimanere qui con me. Amami nonostante tutto, Amami perché io ti amo e ti amerò per sempre”.