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Morte fratello Davide Bifolco, lo sfogo: “Non mangiava e non dormiva dopo la sentenza”

“E’ morto di crepacuore Tommaso, per il dolore che si è rinnovato dopo la sentenza che la scorsa settimana ha ridotto la pena al carabiniere che ha ucciso il fratello Davide, con un colpo di pistola”.

E’ lo sfogo di Gianluca, zio di Tommaso Bifolco, stroncato da un infarto lunedì mattina. Inutile la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli, per il 36enne del Rione Traiano, fratello di Davide, il 17enne ucciso da un carabiniere, Gianni Macchiarolo, il 5 settembre del 2014. Militare che la scorsa settimana, martedì 16 ottobre, si è visto dimezzare la condanna in Appello a due anni con pena sospesa.

“Non mangiava e non dormiva da 7 giorni, – racconta lo zio Gianluca – Tommaso era quello che più si è battuto per affermare che suo fratello Davide non era stato ucciso per errore, ma volontariamente. Tommaso non ci poteva pensare, non riusciva a digerirla proprio quella sentenza. Lui per un tentato furto è stato condannato a 5 anni e 4 mesi. Si è consumato ha avuto un infarto stamattina nulla hanno potuto i sanitari del Cardarelli. Un’altra tragedia che si e’ abbattuta sulla nostra famiglia”, ha concluso.

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