Voce di Napoli | Navigazione

Preso pedofilo, 16 fidanzatine sotto choc: “Mandami video e foto o arriva l’Isis”

Adescava le sue vittime su Facebook e Instagram, instaurando una relazione sentimentale a distanza con l’unico scopo di farsi inviare immagini e video a sfondo sessuale. Questo il modus operandi di un 21enne che è arrivato addirittura a minacciare le sue “fidanzatine” con video dell’Isis.

Nelle prime ore di questa mattina, a seguito di sviluppi di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ischia (Napoli), in collaborazione con i colleghi della Compagnia Carabinieri di Sassuolo (Modena), hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti del ventunenne B.A., residente in Prignano sulla Secchia (Modena), indagato in ordine ai reati e di produzione e divulgazione di materiale pedopornografico in danno di 26 ragazze minorenni residenti su tutto il territorio nazionale.

LA PRIMA DENUNCIA A ISCHIA – Le indagini, effettuate dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Ischia, avviate nel novembre del 2017 a seguito della denuncia sporta dal padre di una delle vittime, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati.

IL MODUS OPERANDI – Si è accertato che l’indagato adescava le minorenni tramite Instagram e Whatsapp, facendosi fornire, dopo aver instaurato un’apparente relazione sentimentale, foto e video a sfondo sessuale. Successivamente, per ottenere ulteriore materiale, minacciava le vittime di diffondere quanto precedentemente consegnato se queste non avessero inviato nuove immagini e filmati. In qualche circostanza la minaccia consisteva nell’invio, da parte dell’indagato, di filmati riconducibili al terrorismo islamico allo stesso fine di suscitare timore nelle minorenni.

Nel corso delle attività, presso il domicilio del destinatario della misura, i Carabinieri hanno sequestrato svariate apparecchiature elettroniche (PC, smartphone, Hard Disk) con rinvenimento, a seguito di consulenza tecnica informatica, di ulteriore materiale pedopornografico. Contestualmente all’esecuzione della misura cautelare sono state effettuate diverse perquisizioni disposte dalla Procura.