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Ponticelli, anche i De Luca Bossa hanno il loro “Sangue Blu”

Per il giornale Napolitan un giovane erede della famiglia criminale vuole portare il clan ai fasti di un tempo. Sarebbe già sfuggito a un agguato

Un violento pestaggio ai danni della persona sbagliata. Ecco il probabile movente di un presunto tentativo di agguato sventato dagli agenti di polizia verso le 2 della notte tra lunedì e martedì scorso. Luogo del fatto, il Lotto Zero di Ponticelli.

Sarebbe stata una vendetta perpetrata dai nemici del clan De Luca Bossa. “Una pattuglia della polizia del commissariato di San Giovanni a Teduccio che, mentre era impegnata nella consueta attività di controllo del territorio, intorno alle 2 di martedì 11 settembre, ha intercettato due persone in sella ad uno scooter modello Sh di colore grigio. Il passeggero aveva in mano un oggetto non identificato, i poliziotti presumono che si trattasse di una pistola e così hanno ingaggiato un inseguimento. Tuttavia i due sono riusciti a scappare, lasciando perdere le loro tracce“, come riportato dalla collega Luciana Esposito sul giornale online Napolitan.

Il motivo? L'”alzata di cresta” di un giovane erede dei De Luca Bossa, chiamato non a caso “Sangue Blu” come il personaggio protagonista della seria “Gomorra“. E proprio come il “Sangue Blu” della televisione, secondo quanto affermato dalla Esposito, quello della realtà vorrebbe riportare in auge il clan dei De Luca Bossa.

Insomma, il clima a Ponticelli è molto teso ed è in sintonia con l’aria esplosiva che vige in tutta l’area Orientale di Napoli, con una guerra che coinvolge la città dal Mercato fino a San Giovanni a Teduccio. I clan protagonisti? Da una parte i Mazzarella alleati con i Gennarella, i Silenzio e i D’Amico. Dall’altra il sodalizio formato dai RinaldiRealeFormicola.

A Ponticelli lo scontro vedrebbe contrapposti i D’Amico, supportati appunto dai Mazzarella, ai MinichiniSchisaDe Luca Bossa sostenuti dai Rinaldi. Le cronache recenti ci hanno dato un assaggio di cosa potrebbe comportare una faida tra i due cartelli criminali. Infatti, una sentenza dello scorso aprile, ha chiarito che la morte per omicidio di RaffaeleUltimoCepparulo sia avvenuta propria a causa di questi contrasti.

Il “Barbudos“, coinvolto nella guerra di camorra della Sanità tra i GenidoniEspositoSpina e il clan Vastarella, sarebbe stato ucciso (il 7 giugno del 2016 ndr) dagli uomini dei MinichiniSchisaDe Luca Bossa che avrebbero evitato la morte di un loro affiliato. A quanto pare Ceppaulo aveva in mente di assassinare per conto dei D’Amico un uomo legato al sodalizio avversario.

È alta la tensione nel quartiere con le forze dell’ordine che sono in allerta. Basterebbe un nonnulla per accendere una miccia e far esplodere una bomba. Una nuova guerra di camorra potrebbe essere alle porte e allora altro che “Sangue Blu“, scorrerà sangue rosso, sangue vero.

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