In occasione di un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il presidente De Laurentiis, ha parlato della questione San Paolo e di tanto altro
È tornato a parlare il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e come sappiamo, grazie ad esperienze passate, quando il patron azzurro decide di rilasciare dichiarazioni c’è sempre da temere qualcosa.
Infatti, anche questa volta, le parole di ADL hanno scatenato forti reazioni. Lo stadio San Paolo, il rapporto con il comune di Napoli, il mercato, gli obiettivi stagionali e la provocazione: la possibilità di giocare la Champions League a Bari.
“Vorrei che Ancelotti restasse qui per tutta la vita. Poi ho deciso di affidare di più il Napoli a mio figlio Edo perché vorrei, dopo tanti anni, dedicare più tempo a cinema e tv. Quest’anno sarà importante aumentare la competitività e dunque il fatturato arrivando lontano. Il vero obiettivo è la Champions. Poi se uno riesce a conquistare anche lo scudetto… ma sono 38 partite e non 13. Ma vincere lo scudetto non mi fa fattuare di più, con la Champions sì e posso acquistare giocatori importanti“, ha dichiarato De Laurentiis.
Che ha continuato: “Prima di me ci sono stati solo due scudetti e Maradona, poi il fallimento. La mia società è cresciuta anno dopo anno grazie anche ad una gestione virtuosa dei conti ed ora siamo stabilmente in Europa. Entro due anni il nuovo stadio. Intanto ho chiesto alla Uefa l’autorizzazione per giocare le gare di Champions a Bari. Sono pronto a pagare mille pullman per portare al San Nicola i tifosi del Napoli“.