E’ morto dopo quattro mesi Gennaro Schiano, il vigilante di Quarto di 64 anni aggredito con una ginocchiata al volto da un giovane di 18 anni di Pianura. Lo scorso 8 maggio l’uomo fu aggredito dal ragazzo, esperto di kick boxing, dopo un rimprovero. Sabato sera, come riporta Il Roma, il suo cuore ha smesso di battere e adesso per il coplevole potrebbe scattare l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Gli agenti del commissariato di Pianura, che hanno supportato nelle indagini gli uomini della Squadra Mobile di Napoli, diretti dal primo dirigente Luigi Rinella hanno ricostruito l’episodio. E’ stato un litigio, nato per futili motivi, avvenuto all’interno di uno dei vagoni della Circumflegrea a provocare la lite, degenerata poi in tragedia tra l’addetto al servizio di guardiania non armata e Landolfi(identificato e denunciato per lesioni aggravate).
LA RICOSTRUZIONE. Schiano, stava rientrando dalla giornata di lavoro al Centro Direzionale quando ha iniziato a litigare per futili motivi con un ragazzino di 18 anni all’interno del treno Eav. I toni con il passare dei minuti sono diventati sempre più accesi tanto da spingere l’uomo a seguire il giovane e scendere a La Trencia, tre-quattro fermate prima della sua destinazione: Quarto.
L’INSEGUIMENTO E LA GINOCCHIATA . Così da via Empedocle, traversa dove si trova la stazione, i due hanno continuato a litigare e a provocarsi fino alla vicina via San Donato, distante poche centinaia di metri. Qui c’è stato un tentativo di aggressione fisica del vigilante e il 18enne, che probabilmente pratica una disciplina di combattimento e autodifesa, ha reagito schivando il colpo e rispondendo con una ginocchiata che ha centrato in pieno volto Schiano. Poi si è allontanato velocemente mentre la vittima ha chiamato il 118 iniziando il suo lungo calvario fatto di una diagnosi poco approfondita al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta e culminata poi in una emorragia cerebrale che lo ha colpito poche ore dopo il rientro a casa.