Voce di Napoli | Navigazione

Agguato e passerelle in moto, blitz della polizia: preso aspirante boss, è caccia a ‘o pallino

Situazione incandescente a Pianura, quartiere alla periferia occidentale di Napoli, dove dopo l’agguato, e non la stesa, del primo pomeriggio di ieri in via dell’Avvenire, traversina adiacente alla centrale piazza San Giorgio, si sono susseguiti una serie di episodi assai inquietanti che hanno portato gli agenti del commissariato locale al fermo di almeno una persona, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi.

Si tratta di Vincenzo Castello, 34 anni, detto ‘o mamuozzo, considerato dagli investigatori l’elemento che avrebbe – insieme ad altre due persone – riunito i reduci dei due storici clan. Non sono chiari, al momento, i dettagli del fermo eseguito non senza difficoltà dagli agenti a causa delle proteste di diverse persone che si trovavano nelle vicinanze. Castello sarebbe stato fermato per un normale controllo e trovato in possesso di una pistola nascosta nelle parti intime.

Ma andiamo con ordine e ripercorriamo le tappe di una serie di fibrillazioni che vedono protagonisti aspiranti criminali, desiderosi di prendere in mano gli affari illeciti della zona dopo i numerosi arresti e i pentimenti eccellenti avvenuti nell’ultimo anno e mezzo tra le fila dei due clan presenti sul territorio (Pesce-Marfella e Mele-Romano).

Intorno alle 14 di martedì si è verificato un raid armato che ha visto protagoniste due persone a bordo di uno scooter. L’obiettivo era un uomo sulla trentina, con la barba lunga, soprannominato ‘o pallino, che da diversi mesi sembra voler conquistare la scena criminale nel quartiere, spalleggiato – secondo le ultime informative delle forze dell’ordine – dal “leone” Fabio Orefice e proprio da Vincenzo Castello ‘o mamuozzo, contrapponendosi a quel che è rimasto dei vecchi clan (pochi reduci e altrettanto poche piazze di spaccio). Inoltre il nuovo, presunto, cartello sarebbe supportato (sia militarmente che nelle forniture di droga) da un clan di Secondigliano

Tutto sarebbe nato da un’aggressione avvenuta il giorno prima, sempre nella stessa piazza, che avrebbe visto protagonista proprio ‘o pallino. Così il giorno dopo le vittime hanno pianificato la vendetta agganciando il rivale mentre si trovava in via dell’Avvenire da solo e in sella a una moto. Almeno tre i proiettili partiti da una pistola calibro 9: uno avrebbe ferito di striscio alla spalla ‘o pallino, mentre gli altri due hanno danneggiato una vecchia Fiat Punto di un operaio incensurato che era da poco rincasato.

Nonostante la lieve ferita alla spalla, la vittima designata è riuscita a scappare, facendo perdere le tracce. Quest’ultimo per tutta la giornata di ieri, così come accertato dalla polizia, non si è recato in nessun ospedale della zona per farsi medicare. Gli agenti del locale commissariato lo hanno cercato da parenti e conoscenti senza riuscire a scovarlo.

Oggi, mercoledì 29 agosto, il proseguo della vicenda: tre volanti della polizia, poco dopo le 14, hanno fatto irruzione in un cortile in via dell’Avvenire (nella zona antica di Pianura sono molto diffusi i cortili dove intorno sono presenti numerose abitazioni) fermando Vincenzo Castello.

Dopo il blitz, sono diverse le testimonianze di persone del quartiere che hanno visto girare in sella a tre moto di grossa cilindrata, tra cui un T-Max, il gruppetto capeggiato proprio da ‘o pallino, materializzatosi nuovamente dopo il tentativo di agguato subito ieri. “Dalle 15 sono passati due-tre volte nel giro di mezz’ora” racconta una fonte a VocediNapoli.it. Due scooter scortavano quello sul quale viaggiava l’uomo ferito ieri di striscio da una pallottola.

Due-tre giri per lanciare probabilmente segnali ai rivali presenti in zona e ribadire la propria presenza sul territorio. Non è da escludere che i sei viaggiassero armati per i vicoli della parte antica del quartiere.

Resta alta l’attenzione degli agenti di polizia di Pianura che stanno presidiando le strade che da piazza San Giorgio portano a diverse stradine interne. Inoltre il tentativo di agguato di ieri, così come la “passerella” in moto di oggi, non dovrebbero essere sfuggiti all’occhio delle telecamere presenti nella zona e le cui immagini sono al vaglio degli inquirenti.

SEGUONO AGGIORNAMENTI