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Mondo del giornalismo campano in lacrime per la morte di Giovanni Battiloro

Giovanni Battiloro, uno dei quattro ragazzi di Torre del Greco che hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi a Genova, era un videomaker di 29 anni originario di Torre del Greco. Appassionato di cinema, ha collaborato per numerose agenzie e televisioni locali e nazionali, realizzando reportage, servizi e fotografie. Negli ultimi anno seguiva da operatore video anche le vicende relative al Napoli Calcio.

Dal 10 al 30 luglio è stato a Dimaro con i colleghi di CalcioNapoli24.it per seguire il ritiro precampionato della squadra di Ancelotti. L’anno prima fece la stessa cosa ma per Il Mattino. In passato ha lavorato anche per Julie Tv ed altre agenzie stampa (SiComunicazione, VideoInformazioni). Era molto conosciuto e apprezzato nell’ambiente giornalistico.

Sempre sorridente, era facilmente riconoscibile grazie al colore dei suoi capelli, prematuramente argentati nonostante la giovane età.

La redazione di VocediNapoli.it esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia di Giovanni Battiloro, un collega conosciuto e apprezzato in più di una occasione.

Tantissimi i messaggi arrivati in queste ore dal mondo del giornalismo.

“Esprimo la mia profonda tristezza per la tragica scomparsa a Genova di Giovanni Battiloro – unitamente ai suoi tre amici Gerardo, Antonio e Matteo – giornalista di Julie che negli anni ho imparato ad apprezzare non solo per la bravura con la macchina da presa ma anche per l’educazione ed il garbo con cui svolgeva il suo lavoro. L’amministrazione comunale abbraccia forte la famiglia ed è accanto a tutti quanti gli hanno voluto bene”.

Lo dichiara in una nota il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris

“Vicini ai familiari delle vittime del crollo del ponte Morandi di Genova.
Un abbraccio particolare a Roberto Battiloro, per la perdita del figlio Giovanni.

Sono giornate di lutto per tutto il Paese. Sentiamo il dovere di far sentire la nostra vicinanza ai familiari delle vittime.

Un abbraccio particolare lo rivolgiamo a Roberto Battiloro, collega della sede Rai di Napoli, che nel crollo del ponte di Genova ha perso il figlio Giovanni.

Il nostro impegno nei confronti suoi e di tutti i familiari delle vittime è quello di non spegnere i riflettori fino a quando non saranno accertate le responsabilità.

Con l’occasione, ringraziamo tutte le lavoratrici e lavoratori della Rai Servizio Pubblico che stanno assicurando una informazione puntuale e continua”.

Esecutivo Usigrai

 

 Giovanni Battiloro era un ragazzo splendido… Solare… Pulito… Un videomaker serio, affidabile, appassionato… La famiglia Rai di Napoli è ferita a morte e si stringe forte al papà Roberto Battiloro , nostro adorato collega, alla mamma Carmela, alla sorella Laura, a tutti coloro che lo hanno amato e lo ameranno per sempre. Giovanni carissimo, il tuo sorriso ci accompagnerà per sempre…

Antonello Perillo, caporedattore TGR Campania

L’Ordine dei Giornalisti della Campania esprime cordoglio e si stringe ai familiari dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti nella tragedia di Genova. Tra loro Giovanni Battiloro, giornalista-videomaker, collega esperto e stimato da tutti, una tragedia che scuote e addolora l’intera comunità dell’informazione della Campania

Ottavio Lucarelli, presidente ordine dei giornalisti della Campania

IL RICORDO DEI COLLEGHI:

A Giovanni. Oggi a pranzo Renato e io abbiamo brindato a lui. E a tutti quelli volati giù per colpe che nessuno ci dirà mai. Abbiamo immaginato cosa avranno pensato negli ultimi istanti. E abbiamo capito che ci sta tutta una generazione di giornalisti napoletani che oggi piange: stamm tutti miez a via. E li, miez a via, si crea una solidarietà e una fratellanza che pochi possono capire. Oggi è un giorno più triste di ieri.

Barbara Tafuri, giornalista

Cuoricino mio… alla fine sei tu che me l’hai spezzato il cuore… Tu che ti preoccupavi per me quando non rientravo a casa e fuori c’era la tempesta ma poi mi facevi morire di paura quando eravamo in auto tra le strade del Trentino e non solo. Quell’auto con cui sei precipitato giù. Il tuo sguardo invece era sempre rivolto verso il cielo, alla ricerca della stella più luminosa. Ho ascoltato per ore i tuoi sogni, le tue follie dettate da quella incontenibile voglia di vivere. Quel giorno, quando siamo saliti a 3000 mt ci è sembrato di sfiorare il cielo… ora tu sei lì. Guardami e proteggimi da lassù. Ti voglio bene.

Vittoria Biancardi, giornalista