Voce di Napoli | Navigazione

Napoletani scomparsi in Messico: due importanti arresti del cartello Jalisco

Due uomini appartenenti al cartello di Jalisco Nuova Generacion che sono stati arrestati dalle forze dell’ordine messicane, sarebbero collegati alla sparizione dei tre napoletani scomparsi lo scorso 31 gennaio da Tecalitàn nello stato del centro America. I funzionari federali del Messico hanno riferito che Rodríguez Castillo, uno dei due fermati, aveva il personale della polizia municipale di Tecalitlán nel libro paga dell’organizzazione criminale.

In un messaggio diffuso ai media, il direttore dell’AIC ha dichiarato che uno dei boss del cartello, Don Lupe, parlò della sparizione di Raffaele e Antonio Russo e di Vincenzo Cimmino. Secondo queste dichiarazioni i tre furono intercettati a Tecalitàn e condotti a Jilotlán de los Dolores poi consegnati ai membri del cartello su istruzioni di Hugo Enrique Martínez Muñiz, ex capo della Polizia Municipale di Tecalitlàn.

Durante l’operazione derivata dal lavoro degli investigatori congiuntamente alla Polizia Federale, così come alla Segreteria della Difesa Nazionale, i due arrestati sono stati ritrovati con armi di diverso calibro, cartucce e sostanze stupefacenti. I due sono stati condotti a Città del Messico e messi a disposizione del Ministero Pubblico della Federazione.

L’avvocato delle due famiglie, Russo e Cimmino, Claudio Falleti, ha riferito all’Ansa: “Un arresto eccellente di colui che potrebbe essere il mandante del sequestro dei tre italiani in Messico, potrebbe presto rivelare informazioni sensibili sulla sorte dei nostri tre connazionali“.