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Cosa significa “Sola ‘ngann”? Origini e curiosità sul modo di dire napoletano

Il 6 luglio è la Giornata mondiale del bacio, nata nel 1990 in Inghilterra, la celebrazione dell’atto più romantico, dolce e passionale che esista. L’unione di tutti i sensi, che mette in moto ben 35 muscoli facciani e 112 posturali, è celebrata nella storia della letteratura e del cinema. E come non poteva la lingua napoletana celebrare a modo suo l’atto?  E allora si è pensato a un modo di dire molto particolare per indicare l’approccio.

In napoletano “Sola ‘ngann” significa dare un bacio con la lingua molto appassionato e profondo, ‘ngann appunto in gola. Un ascoltatore, nel corso della giornata dedicata al bacio, ha telefonato Gianni Simioli a La Radiazza per dare la sua versione su. L’habitué sig. Peppe ha precisato che questo modo di dire è nato negli anni ’70: “Con il termine ‘sola ngann’ si vuole indicare letteralmente tutta la suola nelle carni quindi un atto passionale“. Insomma i napoletani trovano sempre il modo più “carnale” per dire le cose e, soprattutto nel caso del bacio, non si poteva trovare qualcosa di più intimo.

Anche gli scienziati lo dicono: “Baciare fa bene, riduce l’ansia e lo stress e migliora il sonno“. Nella saliva, infatti, ci sono circa 60 milioni di batteri, virus e funghi che attivano e rinforzano il sistema immunitario, agiscono positivamente sull’umore abbassando i livelli di cortisolo. Nel mondo però non per tutti il bacio è qualcosa di positivo. Le culture sul bacio sono diverse: in India prima del matrimonio non ci si può baciare. In Giappone il bacio è relegato all’intimità, nel Sudan molti abitanti rifiutano di baciarsi per via della credenza che la bocca sia la finestra dell’anima e che tramite un bacio la propria anima possa essere rubata. E’ l’Europa il paese in cui ci si bacia di più.